Bellino risponde a Pogacar e Hansen: “Nessuna inversione fra Giro e Vuelta”
Qualche giorno fa Tadej Pogačar, intervistato a margine di un evento che si teneva in Spagna, aveva detto che un’inversione di date tra Giro e Vuelta avrebbe fatto bene a entrambe le corse e l’idea è stata subito appoggiata dall’australiano Adam Hansen, presidente dell’Associazione Internazionale Corridori.
La risposta degli organizzatori del Giro d’Italia non si è fatta attendere ed è arrivata attraverso le parole, raccolte da Cyclingnews, del direttore generale di RCS Sport Paolo Bellino.
L’importanza della tradizione
“Il Giro ha delle date tradizionali e noi non vogliamo che si cambino. Ogni Grande Giro ha la sua storia e la sua importanza, dovute anche alla posizione in calendario. La Corsa Rosa si è fatta per 107 volte durante il mese di maggio, e l’unica eccezione è stata quella dovuta al Covid-19, in un momento unico per tutto il mondo, in cui bisognava fare il possibile per salvare l’intera stagione”.
Solo per il 2 giugno
“Mi piacerebbe vedere il Giro disputarsi nel periodo del 2 giugno, che in Italia è festa nazionale. E questo spostamento potrebbe anche voler dire che ci troveremmo ad affrontare le grandi montagne una settimana dopo, che in alcuni anni può fare una gran differenza dal punto di vista meteorologico. Ma questo è l’unico cambio di data a cui possiamo pensare. Non ci sarà nessuna inversione fra Giro e Vuelta“.