Per Fernando Escartín la Vuelta a España 2026 sarà una delle più dure della storia
In programma dal 22 agosto al 13 settembre, la Vuelta a España 2026 è stata ufficialmente presentata mercoledì 17 dicembre.
Il Grande Giro iberico, che partirà dal Principato di Monaco (terza Gran Salida estera consecutiva) e si concluderà per la prima volta a Granada, è lungo 3275 km e ha un dislivello complessivo di oltre 58000 metri.
A dar conto della durezza della corsa ci sono i sette arrivi in salita e le tante tappe di media montagna.
Le parole di Fernando Escartín, direttore tecnico (colui che disegna il tracciato) della Vuelta a España 2026
“È un percorso molto duro. Le montagne avranno un ruolo da protagonista in una delle edizioni più difficili della storia della Vuelta. Andorra darà il tono all’inizio della gara con una tappa breve ma molto impegnativa, prima di affrontare salite come Valdelinares, Aitana, Calar Alto, La Pandera, Peñas Blancas e l’inedito Collado del Alguacil, in un’ultima giornata di alta montagna che si annuncia davvero dura. Inoltre, ci saranno diverse tappe di media montagna che sicuramente ci regaleranno un grande spettacolo”.
L’opinione di Javier Guillén, direttore generale della Vuelta a España 2026
“La Vuelta 26 manterrà il carattere internazionale dell’evento. Sarà un’edizione dal sapore marcatamente mediterraneo, dalla partenza di Monaco al finale in Andalusia. Il Principato di Monaco segnerà un prestigioso inizio per un’edizione che toccherà città storiche, passi di montagna che fanno parte della nostra storia e salite inedite, prima di concludersi in un luogo unico come l’Alhambra, la fortezza rossa di Granada“.