Ciclismo

Red Bull – BORA – hansgrohe: Primoz Roglic inizierà la prossima stagione in Italia

Il 2026 del campione sloveno comincerà con la Tirreno-Adriatico

Nel 2026 Primož Roglič cercherà di conquistare per la quinta volta la Vuelta a España. Lo sloveno inizierà l’avvicinamento al Grande Giro iberico in Italia, con la Tirreno-Adriatico.

Dopo la Corsa dei Due Mari, il portacolori della Red Bull – BORA – hansgrohe prenderà certamente parte al Giro dei Paesi Baschi (6-11 aprile) e probabilmente sarà al via del Giro di Romandia (28 aprile-3 maggio).

Roglič ha parlato del proprio programma per il 2026 a RTV SLO.

Obiettivo Vuelta

“Prima di tutto, voglio ottenere qualcosa. Nelle ultime gare sono stato piuttosto lontano da questo obiettivo. Tutto deve andare per il verso giusto, devo allenarmi e ricominciare a vincere. Sarebbe davvero fantastico se potessi coronare tutto questo con la quinta vittoria complessiva alla Vuelta a España“.

Programma di gare importante

“Bisogna essere realisti. So cosa serve per vincere. Penso che sia un buon programma di gare, ma prima devo prepararmi adeguatamente per essere pronto”.

Niente Tour

“Bisogna essere consapevoli di ciò che si è in grado di fare. Ma ho ancora fame di vittorie”.

Ultimo anno in gruppo?

“Spero di no. Potrei continuare così anche per i prossimi dieci anni. Conoscendomi [la decisione di abbandonare] avverrà dall’oggi al domani”.

Nessuna ossessione

“Finché avrò voglia e mi renderà felice, continuerò, questo è l’obiettivo. In un modo o nell’altro è legato ai miei risultati, ma non è tutto. Quando non vinci, devi imparare qualcosa e accettarlo. Quello che ho imparato l’anno scorso è stato fare un passo fuori dal ciclismo, il che mi ha dato più spazio e mi permette di respirare più facilmente. Alla fine, non sono ossessionato dall’idea di vincere un’altra tappa o una gara”.

Il percorso della Vuelta (che sarà svelato la prossima settimana)

“Conosciamo la Vuelta, non c’è ancora stata la presentazione, ma la domanda è: quanto sarà difficile il percorso? Ogni anno è una gara difficile. Tutti si allenano duramente, i giovani lavorano per questo. È una vera sfida”.