Tour de France 2025: secondo Vingegaard la cronoscalata potrà fare la differenza

Negli ultimi cinque Tour de France si sono registrati tre successi di Tadej Pogačar (2020, 2021, 2024) e due di Jonas Vingegaard (2022, 2023) e in quattro di queste occasioni quando l’uno ha vinto, l’altro è arrivato secondo.
Non sorprende che alla vigilia della Grande Boucle numero 112 l’attenzione degli appassionati sia rivolta al duello tra lo sloveno e il danese.
In un’intervista concessa a TeleDeporte, Vingegaard ha fatto il punto della situazione a pochi giorni dalla partenza di Lille.
Il valore di Tadej
“Per vincere il Tour devi essere al livello di Pogačar e penso che lui al prossimo Tour sarà ancora più forte rispetto agli anni scorsi. Questo mi spinge a dover essere al mio massimo possibile, migliore che mai.
I corridori che vogliono vincere dovranno essere all’altezza di Tadej. Io so che lui è probabilmente uno dei migliori della storia del ciclismo. Quindi, per poterlo raggiungere, devi fare sacrifici ogni giorno. Poi, quando mi alleno, io mi concentro solo su me stesso e su come raggiungere il mio massimo livello. In definitiva, so che se voglio vincere il Tour de France, devo andare più forte di Pogačar“.
La condizione
“Mi sento bene. La mia condizione fisica è andata sempre migliorando. Non mi sono concentrato sul progredire in un singolo aspetto, ma sul migliorarli tutti. Ho cercato di affinare la mia potenza sotto stress e di convertirla in prestazioni migliori. Credo di essere cresciuto un po’ in tutto”
Il percorso
“Ci sono tante tappe importanti e alcune molto dure, fra Pirenei e Alpi, oltre a quella sul Massiccio Centrale. Nella prima settimana, poi, ci sarà il vento e alcuni arrivi su rampe insidiose. Non saranno molti i momenti per rilassarsi”.
Le cronometro
“A essere onesti, preferisco la seconda, anche se potrebbe essere molto negativa, se non stai bene. La prima sarà molto importante: 33 chilometri, tutti pianeggianti. Per prepararmi ho dovuto fare degli allenamenti specifici sulla bici da crono. Credo però che la cronoscalata possa fare grandi differenze”.
I passaggi a Montmatre
“Potenzialmente sarà pericoloso. Si parla molto della sicurezza nel ciclismo, ma fra passare una tappa del Tour lì può creare molti problemi. Ai Giochi olimpici di Parigi 2024 abbiamo visto che c’erano tantissime persone a bordo strada, ma quel giorno ci saranno stati 15 corridori ancora coinvolti nella gara. Quest’anno ce ne saranno 115, se non di più, e tutti potrebbero essere molto stanchi. Sì, credo che sarà molto pericoloso”.