UAE Team Emirates-XRG, Tadej Pogacar: il campione del mondo allontana il ritiro dalle corse
Recentemente il campione del mondo Tadej Pogačar ha parlato di molte cose. In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, il fenomeno sloveno, che potrebbe cominciare la prossima stagione alla Strade Bianche, si è soffermato sul desiderio di vincere Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix, sull’ipotesi di appendere la bici al chiodo nel 2028 e sulle motivazioni che lo spingono a impegnarsi a fondo.
Le parole di Tadej Pogačar a La Gazzetta dello Sport
Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix
“Non è un segreto che cercherò di essere in ottima forma in quelle due occasioni. Sono due obiettivi miei e della squadra”.
Obiettivo varietà
“Scelgo sempre la maggior varietà possibile, anche se i Tour dovessero essere sette. Sì, il Tour è la corsa più grande, ma anche negli altri appuntamenti devi battere i migliori. Sempre. E dunque, ai miei occhi, sono sullo stesso piano”.
Ritiro lontano
“Mai presa in considerazione l’idea di lasciare a fine 2028. Il contratto fino al 2030 l’ho firmato io e, a meno che non succeda qualcosa di pazzo, ovviamente lo rispetterò. Non avrei mai firmato tenendo in mente quella data, altrimenti. Ogni anno il team migliora e mi sento sempre di più in una famiglia. Non mi vedo altrove, e se vorrò gareggiare oltre il 2030 è molto probabile che sia sempre con la UAE. Ma manca tanto: ora sono tranquillo, mi diverto, non ci sono problemi”.
Motivazioni
“Ogni anno il mio spirito si trasforma un po’. Però la costante resta, tra una stagione e l’altra, la motivazione di non veder l’ora di tornare a correre. Amo pedalare e gareggiare, è ciò che faccio da quando ho 9 anni. L’adrenalina fa parte del mio stile di vita. Ma c’è una cosa che mi motiva più di tutto il resto. Vedere fin dove posso spingere a migliorarmi. Allenamento, gare, tutto. Trovare nuovi modi per progredire, confermarsi al top. Continuare a essere, insomma, la più bella versione di me stesso”.