
La scomparsa di Hulk Hogan lascia un vuoto nel mondo del wrestling. Alle ore 11.00 del 24 luglio, la leggenda si è spenta a causa di un arresto cardiaco scuotendo tutti gli appassionati della WWE che hanno dovuto salutare uno dei lottatori più iconici della storia. Un simbolo che in passato Sting arrivò a definire «il Muhammad Ali e il Michael Jordan del wrestling. Hulk Hogan è il wrestling». È probabilmente a lui che si deve il riconoscimento di questo sport come di un fenomeno culturale di massa. Il volto, i baffi e i capelli biondi resteranno l’icona di chi è riuscito per sei volte a diventare campione Wwf e Wwe e a vincere in totale quattordici titoli contando tutte le federazioni per cui ha combattuto. Leggendaria resterà anche la sua sfida contro Andre the Giant del 29 marzo 1987, quando Silverdome di Pontiac in Michigan, portò all’arena 93.173 paganti. Un record che gli permise di battere il record di pubblico che otto anni prima stabilì la visita di Giovanni Paolo II.
I ruoli più iconici di Hulk Hogan nel cinema
Hulk Hogan, però, non era soltanto wrestling. In molti, infatti, lo ricordano anche per le sue note apparizioni nel mondo del cinema con ruoli iconici, come quello più celebre in Rocky III quando esordì sul grande schermo vestendo i panni di ‘Labbra Tonanti’. Ma sono anche altre le pellicole all’interno delle quali Hulk ha recitato ruoli ancora oggi indimenticabili. Nel 1990, per esempio, recitò un cameo nel film di Joe Dante Gremlins 2 – La nuova stirpe e l’anno seguente vestì i panni del protagonista in i Cose dell’altro mondo, una commedia fantascientifica diretta da Burt Kennedy. Da lottatore sul ring a guerriero alieno alla ricerca di un nuova casa sul pianeta Terra. La sua versatilità nel mondo del cinema ha reso Hulk Hogan un personaggio di spicco tra gli anni Ottanta e Novanta, un volto riconoscibile anche a chi non era appassionato di WWE. A proposito di varietà. Particolare fu anche la sua recitazione nel ruolo di Blake Thorn, in Forza Babbo Natale di John Murlowski, quando si trasformò in un miliardario fiero di sé che nella vita vendeva integratori per bodybuilder ma che, per un fraintendimento, si convinse di essere Babbo Natale.