Basket, Gallinari sull’ultimo Europeo: “Ho temuto che il Poz non mi volesse”

La paura di Gallinari di non prendere parte all’Europeo, l’addio all’Italia, il futuro incerto nel mondo del basket e tanto altro. Tutte sensazioni riportate nero su bianco in un’intervista concessa dallo stesso “Gallo” al Corriere della Sera, che ha già fatto il giro del web.
“C’è stato un momento in cui non sapevo se avrei fatto parte della squadra – ha raccontato il Gallo nell’intervista -. La situazione è stata delicata fino alla telefonata in cui mi ha detto che sarei stato uno dei 12 per l’Europeo. Come ho vissuto l’attesa? Male, non pensavo che ci fossero dubbi su di me”.
“Ero scombussolato – ha poi proseguito – non mi era mai capitata una cosa del genere. Pozzecco è stato onesto nello spiegarmi che cosa volesse, ho appianato tutto, accettando il ruolo proposto: preferisco che le cose mi siano dette in faccia”. Il ruolo del veterano, che da una mano quando serve, questo è stato il ruolo riservatogli ad Eurobasket dall’ex ct dell’Italia. Tant’è che solo nell’ultima sfida contro la Slovenia s’è visto un minutaggio importante, perché prima il suo impiego era stato fortemente limitato.
Poi il ko e l’addio, fatto però di non soli rimpianti, come ha voluto sottolineare Danilo. “Se ripenso anche all’ultima estate, dico che ci sono stati diversi aspetti positivi, ma non nascondo di aver immaginato che potessimo andare più avanti. C’abbiamo provato, ma non ci siamo riusciti ed è stato un vero peccato”.
“Verremo ricordati come la generazione ‘zeru titoli’… a Lille il vero rimpianto”
“Al netto di tutto – aggiunge – sono ugualmente contento: è stato un mese intenso, spensierato, in un gruppo nel quale si stava bene. Certo, a posteriori so che la “nostra” generazione, quella mia, di Belinelli e Bargnani e via dicendo, verrà ricordata come la generazione degli “zeru titoli”. A chi me lo fa notare rispondo così: quante estati siamo riusciti a giocare tutti e tre assieme, in 13 anni? A me risulta due. E se aggiungiamo compagni quali Melli, Datome e Hackett, la risposta è zero. Non si crea un gruppo vincente senza la continuità. Il rimpianto vero è l’Europeo del 2015 a Lille: lì davvero il podio era possibile”.
Il futuro del Gallo non sarà in NBA. Ma dove?
Dopo l’addio all’Italbasket e il titolo vinto in Porto Rico, il Gallo guarda al futuro, che quasi sicuramente non sarà in NBA. Ma dove allora? “Difficile che possa rientrare – conclude -. Ci ho sperato lo scorso anno, poi però è arrivata la proposta di andare a Porto Rico e sono stato felice di aver avuto l’opportunità di fare questa esperienza. Tornare in Europa al momento non è una via praticabile, ma se dovesse svilupparsi in fretta il progetto NBA Europe, allora magari le porte potrebbero riaprirsi più rapidamente”.
“Vedremo, le cose evolvono sempre in fretta. Per ora penso alla mia famiglia, a novembre ci allargheremo, e quindi di cose da fare direi che ne avrò fin troppe nei prossimi mesi…”-