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NBA, la villa di Michael Jordan… è in affitto su Airbnb

Dormire nella casa di Micheal Jordan: d'ora in poi lo potremo fare tutti, ma proprio tutti. Ad un prezzo però e nemmeno così tanto "leggero", mettiamola così
Micheal Jordan (Getty Images)

“Che fai questa sera? Dormo da Micheal…”. Dormire nella casa di Micheal Jordan: d’ora in poi lo potremo fare tutti, ma proprio tutti. Ad un prezzo però e nemmeno così tanto “leggero”, mettiamola così.

La sua famosissima villa di HIghland Park (Chicago) costruita negli anni ’90 e ristrutturata nel 2009, è infatti stata acquistata lo scorso dicembre dall’investitore John Cooper per 9.5 milioni di dollari (molto meno rispetto ai 29 a cui era stata messa in vendita nel 2012). Quest’ultimo poi, una volta terminata la trattativa per l’acquisto, ha deciso di metterla in affitto… su Airbnb, dando così a tutti l’opportunità di affitarla e di trascorrerci del tempo a piacere.

L’enorme villa, a cui si accede passando attraverso il celebre cancello con il 23 di MJ, ha 7 camere da letto, 17 bagni, un cinema, una sala per i sigari, tavoli da biliardo, un acquario, una piscina, un laghetto per pescare, una palestra, un green per giocare a golf e, ovviamente, un campo da basket.

Villa approvata, ma a quale prezzo?

Più che una villa, un parco a tema, tutto per sè. Anche per questo, viste le dimensioni e il prestigio della dimora, pernottarci sarà un privilegio per pochi e comporta costi notevoli.

Per prima cosa, per trascorrere del tempo in villa Jordan, occorrerà depositare una cauzione da 25mila dollari. Seconsa regola, non si possono tenere né feste né eventi all’interno della proprietà, che ha un “limite di ingresso” di persone fissato a 12, animali esclusi, che non possono essere introdotti.

Inoltre, prerogativa principale, la villa potrà essere affitata a partire da un minimo di 7 notti, al prezzo 120.920 dollari a settimana (poco più di 17.000 dollari a notte…).

Anche dividendo il costo su 12 persone, rimane comunque un salasso per i pochissimi, ma mai dire mai “perché i limiti – come dice Micheal – come le paure, sono spesso soltanto illusioni…”.