NBA

NBA 2024-2025: presentazione incontri 26 dicembre

La NBA ci tiene compagnia anche a Santo Stefano con ben nove sfide in programma nella prossima notte italiana
Ja Morant
Ja Morant (Getty Images)

Dopo un Christmas Day all’altezza delle aspettative, la NBA propone nove incontri nella notte italiana tra giovedì e venerdì: di seguito, trovate la presentazione di ogni incontro.

NBA 26/12/2024

Indiana Pacers – Oklahoma City Thunder (ore 01:00)

Trasferta da non sottovalutare per la capolista della Western Conference opposta alla finalista degli ultimi play-off a Est che ha, finora, sottoperformato.

Orlando Magic – Miami Heat (ore 01:00)

Derby della Florida in cui gli ospiti proveranno a vendicare l’incredibile k.o. incassato nell’ultimo confronto diretto che li ha visti dilapidare ben 25 punti di vantaggio.

Washington Wizards – Charlotte Hornets (ore 01:00)

Due squadre senza ambizioni di play-off a duello con gli ospiti che sembrano messi un po’ meno peggio rispetto al team della capitale.

Atlanta Hawks – Chicago Bulls (ore 01:30)

Incrocio tra due compagini che sperano di arrivare nella top ten della Eastern Conference con i padroni di casa che, per il momento, hanno sorpreso in positivo.

Memphis Grizzlies – Toronto Raptors (ore 02:00)

Difficile immaginare un risultato diverso dall’affermazione degli orsi, tornati ai vertici a Ovest dopo un’annata condizionata dagli infortuni.

Milwaukee Bucks – Brooklyn Nets (ore 02:00)

I vincitori della seconda edizione della NBA Cup vogliono proseguire la propria rimonta in classifica opposti ad un team oggettivamente alla loro portata.

New Orleans Pelicans – Houston Rockets (ore 02:00)

L’infermeria affollata dei Pelicans dovrebbe consentire ai texani di uscire dalla Louisiana con una vittoria.

Portland Trail Blazers – Utah Jazz (ore 04:00)

Sfida tra due formazioni che hanno, già, lo sguardo rivolto al prossimo draft della NBA.

Sacramento Kings – Detroit Pistons (ore 04:00)

I californiani sono una delle delusioni di questa prima parte di campionato che li vede occupare una deludente dodicesima posizione nella Western Conference.