Calcio

Addio a Peter Rufai: il portiere simbolo della Nigeria aveva 61 anni

L’icona del calcio africano, che ha giocato per undici stagioni in Europa, è morto ieri a 61 anni in ospedale a Lagos, dov'era ricoverato a causa di una malattia
Peter Rufai (Getty Images)

Un altro lutto nel mondo del calcio: ci ha lasciato Peter Rufai. Il leggendario portiere della Nigeria ai Mondiali del ’94 e del ’98 aveva 61 anni. Ad annunciarlo, la Federazione Calcistica della Nigeria (NFF). La scomparsa di Rufai, avvenuta ieri mattina in un ospedale di Lagos dove era ricoverato a causa di una malattia, ha ovviamente scosso il mondo del calcio nigeriano.

“È davvero scioccante. Peter Rufai è morto? Cosa è successo? Non sapevamo nemmeno che fosse malato. Preghiamo Dio affinché gli conceda il riposo eterno e dia conforto ai suoi cari e all’intera famiglia calcistica nigeriana”, alcuni messaggi dei suoi fan e non solo.

Conosciuto anche come “Dodomayana”, Rufai aveva debuttato in Nazionale nel 1981, costruendosi poi una carriera ricca di successi, come l’argento in Coppa d’Africa nel 1984 e 1988, più la coppa continentale nel 1994.

Inoltre, è stato il portiere titolare della Nigeria ai Mondiali del 1994 e 1998, con cui ha raggiunto gli ottavi di finale in entrambe le edizioni (USA e Francia).

Dopo il ritiro, ha dedicato la sua vita alla scoperta e alla formazione dei giovani giocatori, ricoprendo anche il ruolo di coordinatore dell’U23 nigeriana. Con le squadre club, ha giocato in Belgio, Olanda, Portogallo e Spagna, lasciando ovunque il segno.