Calcio

Bologna, Bernardeschi si presenta: “Oroglioso di essere qui. Voglio giocare il Mondiale”

“BernarDAY”. Il nuovo numero dieci rossoblù si è presentato ufficialmente oggi a stampa e tifosi a Casteldebole, una decina di giorni dopo il suo arrivo al Bologna e a tre anni di distanza dall’ultima esperienza in Serie A
Federico Bernardeschi, Bologna
Federico Bernardeschi, Bologna

“BernarDAY”, il giorno di Federico Bernardeschi a Bologna. Il nuovo numero dieci rossoblù si è presentato ufficialmente oggi a stampa e tifosi a Casteldebole, una decina di giorni dopo il suo arrivo in ritiro a Valles e a tre anni di distanza dall’ultima esperienza in Serie A con la maglia della Juventus, prima di volare a Toronto, in MLS, dove spesso e volentieri ha fatto la differenza. Lo stesso che proverà a fare fin da subito anche a Bologna, in Italia e in Europa, per riconquistarsi anche un’altra maglia, quella azzurra, nell’anno del Mondiale.

“Qui si percepisce grande entusiasmo”

“Per prima cosa voglio ringraziare di cuore la società, il mister e il mio agente per avermi riportato in Italia in una stagione importante e in una realtà importante come quella del Bologna” – le prime parole di “Berna”, che così ha anticipa le domande della stampa facendo una menzione speciale -.
“Sono orgoglioso e felice di far parte di questo gruppo, molto bello e molto coeso, con valori importanti: sono contento di come i ragazzi mi hanno accolto”.

A lui, la maglia più importante: la “dieci”, dal sapore speciale in città, indossata in passato da alcuni dei più grandi della storia.
“È una maglia storica, indossata da grandi campioni. Cercherò di portarla con il massimo rispetto, onorando chi l’ha indossata prima di me”.
Dal rossoblù alla Nazionale, un obbiettivo concreto per Bernardeschi. “Sono campione d’Europa, è vero, ma faccio anche parte di quei giocatori che non hanno mai giocato un Mondiale, per questo farò di tutto per esserci. Gattuso? Non ho ricevuto chiamate dal mister, ma forse perché sono stato via 5 anni. Ci può stare”.

La strada per l’azzurro la traccerà la sua nuova avventura in Serie A, che non lo vede come protagonista dal 2022, l’estate in cui scelse di volare oltreoceano, a Toronto, in MLS. “La Serie A mi è mancata, ma quella di andare a giocare in America è una scelta che rifarei. Non ho rimpianti, è stata per me e per la mia famiglia un’esperienza straordinaria, che non rimpiango”.

Ora, però, è solo tempo di Bologna, a tu per tu con i compagni e con Vincenzo Italiano. “Col mister ci siamo subito trovati e anche questo è stato uno dei motivi per cui sono arrivato qui: mi trovo molto bene con lui, è una persona onesta, diretta. Orsolini? L’avevo conosciuto in Nazionale: lui è un simbolo del Bologna, qui ha fatto stagioni straordinarie. E’ un mancino naturale come me, ma nelle squadre forti servono giocatori forti, e più ne hai meglio è, soprattutto quando ci sono più competizioni da disputare. I tornei a cui prenderemo parte alzeranno il livello della squadra e aumenteranno la coesione del gruppo. Il mio ruolo? Lo deciderà Italiano”.

Poi un tuffo al passato, anche recente, l’MLS dove spesso e volentieri ha fatto la differenza. “A livello atletico il gap tra la Serie A e il campionato americano non c’è, sì invece a livello tecnico e tattico, anche se vi assicuro che sotto il punto di vista fisico i numeri non sono così distanti. Un paragone? L’MLS è come paragonare l’NBA a l’Eurolega. A livello personale sto bene, anche sono mesi che non gioco una partita. I ragazzi sono partiti prima di me, quindi so che devo continuare a lavorare sodo, senza interruzioni. La pressione? Sono sincero, quella in MLS mi è mancata. Sono una persona adrenalinica, a cui piace mettersi piccole pressioni tutti i giorni”.

Meno di un mese alla ripresa dei giochi, ma l’avventura rossoblù di Bernardeschi è già cominciata. “Ho preso casa nel cuore di Bologna, mi piace vivere la città, per cui mi vedrete spesso in centro con la mia famiglia. L’accoglienza è stata molto positiva sia a Valles che qui: questa è una piazza molto calda, si percepisce, c’è molto entusiasmo”.

Giusto puntare su di lui al Fantacalcio?

In attesa di giorni migliori, soprattutto a livello di forma fisica, la risposta è comunque sì. Le motivazioni per il ritorno in Italia e la voglia di rimettersi in gioco per riprendersi la maglia azzurra potranno fare la differenza. La qualità, poi, è sempre la stessa mostrata sul campo con le maglie di Juve e Fiorentina, e Bologna sembra essere la piazza giusta per le sue ambizioni.