Barcellona, nuova partnership con… Kobe Bryant: l’idea della Nike

Il Barcellona ha rinnovato il proprio contratto di sponsorizzazione con la Nike, dando continuità a una partnership che dura ormai dal 1998 e che negli ultimi anni aveva preso una deriva pericolosa che, per qualche momento, aveva fatto temere la fine del binomio. La volontà di entrambe le parti di andare avanti insieme, però, è stata decisiva per arrivare a metter da parte i problemi e stipulare un nuovo accordo dalla durata di tredici anni, con scadenza al termine della stagione 2037/2038. Un nuovo accordo che porterà nelle casse del club blaugrana fino a 1,7 miliardi di euro complessivi, nel periodo compreso tra quest’anno e il termine della sponsorizzazione. In particolar modo, si articolerà in due tranche di pagamento. Nella prima, che arriva fino al 2028, ai 60 milioni precedenti si aggiungeranno circa 48 milioni per un totale di 108 milioni annui. Dal 2028 in poi ci sarà un incremento che varierà tra i 58 e i 60 milioni, oltre ai 60 attuali, per arrivare fino a 120 milioni a stagione.
La partnership tra Kobe Bryant e il Barcellona
L’accordo tra Barcellona e Nike, però, non si lega solo all’aspetto economico. Ma va ben oltre. La sponsorizzazione aprirà nuove porte per lanciare il marchio del Barcellona a livello mondiale e dargli ancor più visibilità, anche oltre ai confini europei, lo scorso martedì è stata annunciata una nuova partnership che lega il nome del club a quello di Kobe Bryant. Basandosi su quanto fatto dal Psg con Jordan, la Nike ha deciso di omaggiare la leggenda dei Lakers – scomparsa prematuramente a gennaio del 2020 – lanciando una divisa che unisce tre marchi di fama mondiale: il Barcellona, la stessa Nike e la Kobe Bryant Estate, ovvero un’azienda che si occupa delle proprietà e dei beni dell’ex cestista e che produce materiale sportivo proprio per la Nike. Il Barça indosserà quindi delle maglie con i colori dei Lakers e con il ‘Kobe Sheath‘, ovvero il logo di riferimento di Kobe Bryant. La scelta di abbinare il club blaugrana e il giocatore di basket non è causale. Da sempre, infatti, quest’ultimo ha mostrato il proprio affetto e la propria stima nei confronti della società spagnola, come testimoniano anche alcuni scarri.