Calcio Estero

Barcellona, pace fatta con ter Stegen: la ricostruzione della vicenda

Il Barcellona riabbraccia ter Stegen, le parti si sono ricongiunte dopo quanto avvenuto negli scorsi giorni: il portiere torna a essere il tedesco
Marc Ter Stegen

La telenovela tra André ter Stegen e il Barcellona è arrivata al termine. Il portiere tedesco verrà reintegrato in squadra e gli sarà consegnata, nuovamente, la fascia di capitano precedentemente rimossa. A dare la notizia del ricongiungimento tra le parti è stato lo stesso club blaugrana che, con un comunicato ufficiale sul proprio sito di riferimento, ha spiegato che l’operazione alla quale si era sottoposto il calciatore era in accordo con lo staff medico. Per questa ragione il Barça ha deciso di restituirli il titolo di leader numero uno all’interno dello spogliatoio, portando al termine uno scontro evitabile fin da principio. Di seguito il comunicato del club. «Marc-André ter Stegen ha firmato l’autorizzazione affinché i servizi medici del club presentino alla Liga il referto medico obbligatorio a seguito dell’intervento chirurgico – è scritto in un comunicato diffuso dal Barça -. Il procedimento disciplinare è chiuso e il giocatore riacquista la fascia di capitano della prima squadra con effetto immediato».

Il motivo della discussione

La lite tra ter Stegen e il Barcellona è stato uno degli argomenti più seguiti di questa lunghissima estate e che sembrava dover portare a una separazione ufficiale tra il calciatore tedesco e la squadra. Tutto nasce da una comunicazione del portiere di qualche settimana fa, comunicazione nella quale sottolineava la necessità di sottoporsi a un nuovo intervento alla spalla, con tempi di recupero stimati attorno ai tre mesi. Tuttavia, ter Stegen si è rifiutato di  firmare il consenso necessario per inviare alla Liga il referto medico, un passaggio formale ma fondamentale per permettere al club – in questo caso il Barça – di registrare nuovi giocatori. Una scelta che, stando ai dirigenti del club, avrebbe compromesso la gestione economica e sportiva del club. Questo perché tra le regole del fair play finanziario, c’è una regola che prevede che se un giocatore resta fuori per più di quattro mesi, il club può liberarsi del 50% del suo ingaggio dal computo salariale; superando i cinque mesi, la percentuale sale all’80%. Questo avrebbe permesso al Barcellona di tesserare i suoi sostituti.