Calcio Estero

Camilo Nuin, muore a 18 anni durante un’operazione al ginocchio

Camilo Nuin, giovane centrocampista del San Telmo, è morto a soli 18 anni durante un intervento chirurgico al ginocchio. Il calcio argentino è sotto shock.
Claudio Tapia, presidente AFA (Getty Images)

Una tragedia ha sconvolto il calcio argentino: Camilo Nuin, giovane centrocampista del San Telmo, è morto a soli 18 anni durante un intervento chirurgico al ginocchio. Il ragazzo, cresciuto nei vivai del Boca Juniors e dell’Independiente, era approdato al San Telmo nel 2022 per inseguire il suo sogno nel calcio professionistico. Quel sogno si è infranto nel modo più crudele e inspiegabile, proprio quando si stava preparando a tornare in campo.

Le cause esatte della morte non sono state ancora rese note. Il club, che milita nella seconda divisione argentina, ha annunciato la notizia con un comunicato carico di dolore: “È con profonda tristezza che annunciamo la scomparsa di Camilo Ernesto Nuin, giocatore delle nostre divisioni giovanili e riserve, che oggi è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Il club rimarrà chiuso oggi in segno di lutto. Ci stringiamo alla sua famiglia, ai suoi amici e compagni di squadra in questo momento difficile, mettendoci a loro completa disposizione”.

Le parole del presidente Tapia

Un vuoto incolmabile, che ha colpito anche i vertici del calcio nazionale. Claudio Tapia, presidente della Federcalcio argentina (AFA), ha scritto su X: “Una notizia molto triste che scuote l’intero mondo del calcio”. L’AFA ha poi diffuso una nota ufficiale per esprimere il proprio cordoglio alla famiglia del ragazzo e alla società.

Camilo Nuin non era solo un talento in crescita, ma un simbolo di speranza, uno di quei ragazzi che vivono per il pallone, che rincorrono un sogno con dedizione e sacrificio. La sua scomparsa è un colpo durissimo per tutto il movimento argentino. E lascia una domanda senza risposta: come è possibile che un intervento di routine si trasformi in tragedia? Oggi il calcio si ferma, abbassa la testa e piange un figlio perduto troppo presto.