Calcio Estero

Il mister del Wrexham e il rifiuto alla stretta di mano con Mourinho

Phil Parkinson (Wrexham) rifiutò la mano di José Mourinho in FA Cup. L'incredibile retroscena della rimonta 4-2 del Bradford contro il Chelsea.
José Mourinho in panchina con il Fenerbahce
José Mourinho in panchina con il Fenerbahce

Prima di diventare il mago delle promozioni al Wrexham sotto l’occhio vigile di Ryan Reynolds, Phil Parkinson è stato l’artefice di una delle più clamorose umiliazioni della storia recente della FA Cup. E in quel momento di trionfo, l’attuale boss del Wrexham si permise il lusso di rifiutare una stretta di mano a José Mourinho.

Il memorabile scontro risale al gennaio 2015, quando Parkinson era alla guida del Bradford City (allora in League One). La sua squadra, data per spacciata, andò sotto 2-0 a Stamford Bridge contro un Chelsea che di lì a poco avrebbe vinto la Premier League. Ma il Bradford, con una rimonta epica, ribaltò il risultato vincendo 4-2.

L’affronto (calcolato) al vincitore

La tensione salì alle stelle nei minuti finali della partita. Mourinho, il leggendario Special One, in un gesto di fair play anticipato, si avvicinò alla panchina del Bradford per congratularsi con l’allenatore avversario prima ancora che il gioco entrasse nel recupero.

Ma Parkinson, in un momento di pura e calcolata superstizione, respinse il gesto. Non era paura di Mourinho, ma terrore di “tentare il destino”.

“Lui [Mourinho] è venuto a stringermi la mano, ma a quel punto mancavano ancora tre minuti e mezzo e non volevo farmi coinvolgere,” ha spiegato Parkinson in conferenza stampa. “Sapevo che se il Chelsea avesse segnato un goal, anche in quel momento tardivo, con i loro campioni in campo, avrebbero potuto facilmente farne un secondo. Volevamo concentrarci fino alla fine.”

Il tocco di eleganza di Mourinho

Nonostante l’imbarazzo del rifiuto in mondovisione, il post-partita vide un inaspettato momento di grazia da parte di Mourinho, che dimostrò un “vero tocco di classe” degno del suo status.

“Dopo la partita è venuto nello spogliatoio e ha stretto la mano a tutti,” ha rivelato Parkinson. “Ha riconosciuto i meriti dei ragazzi per la loro prestazione.”

Quella vittoria per 4-2, costruita con i goal di Stead, Morais, Halliday e Yeates dopo la rimonta dal 2-0 iniziale (firmato Ramires e Cahill), rimane una delle più dolci umiliazioni subite da Mourinho. Parkinson, che da allora ha guidato il Wrexham a tre promozioni consecutive portandolo dalla National League alla Championship, ha ricordato: “Sentivi che la partita stava scappando. E come allenatore, sai esattamente quanto può essere difficile recuperare quel tipo di momentum, anche per una squadra forte come quel Chelsea.”