Mason Greenwood fa la storia: poker da record per l’attaccante dell’OM – VIDEO

Ci sono notti che non valgono solo tre punti, ma entrano di diritto nella mitologia di un club. Quella vissuta dall’Olympique Marsiglia nella travolgente vittoria per 6-2 contro il Le Havre è una di queste, grazie a un eroe inatteso: Mason Greenwood.

Con il suo clamoroso quadruplé, l’attaccante inglese ha compiuto un’impresa che non si vedeva sotto la maglia phocéenne da ben trentaquattro anni! Greenwood ha infatti sigillato il suo nome accanto a una delle più grandi leggende del club e del calcio mondiale: Jean-Pierre Papin.

L’ombra del Pallone d’Oro

Per trovare l’ultimo giocatore dell’OM capace di segnare quattro gol in una singola partita di Ligue 1 bisogna risalire al 13 gennaio 1991. Quel giorno, fu proprio Papin, Pallone d’Oro France Football del 1991, a regalare una vera e propria dimostrazione di forza al Vélodrome con un poker magistrale nel celebre e umiliante 7-0 rifilato all’Olympique Lyonnais. Un massacro calcistico completato dalle doppiette di Bruno Germain e Philippe Vercruysse.

Senza dubbio, la debacle di quel giorno è rimasta un ricordo sgradevole per gli allora giocatori lionesi Rémi Garde e Bruno Genesio (il primo era capitano in quell’occasione). Oggi, Greenwood ha riportato in vita lo spirito di quell’impresa.

L’inglese più prolifico

Il coup d’éclat contro il Le Havre non è solo un omaggio al passato, ma un traguardo personale di assoluto prestigio. Con i quattro gol segnati, Greenwood ha portato il suo bottino totale in Ligue 1 a 27 reti.

Questo numero non solo certifica la sua rinascita, ma lo incorona come il giocatore britannico più prolifico nella storia recente del massimo campionato francese, eguagliando il totale segnato da un altro talento indimenticabile: Glenn Hoddle, autore dello stesso numero di reti con l’AS Monaco tra il 1987 e il 1991.

A trentacinque anni di distanza, Mason Greenwood non ha solo segnato una valanga di gol, ma ha scritto il suo nome nella storia del Marsiglia, dimostrando di possedere la stessa vena realizzativa e la stessa capacità di stupire che furono del mito Jean-Pierre Papin. Chissà cosa ne penserà il ds della Lazio Angelo Fabiani, che due estati fa, dopo non esser riuscito a portare a Roma l’inglese, disse l’ormai celebre frase: “A volte i migliori affari sono quelli che non si fanno”.