Rivelazione imbarazzante di Van der Vaart su CR7: “Gli dissi di non averlo mai visto nudo”

A parte il brutto passo a vuoto nell’ultima gara (con l’espulsione per una gomitata all’avversario), a 40 anni, Cristiano Ronaldo continua a dominare la scena, sia con la Nazionale portoghese sia con il suo club, l’Al-Nassr. Ma il segreto di questa longevità e questo livello “fenomenale” non sta solo nel talento, bensì in un’etica del lavoro che sfiora la maniacalità, come rivelato da un suo ex compagno di squadra al Real Madrid.

Rafael van der Vaart, che ha condiviso una stagione con CR7 tra il 2009 e il 2010, ha offerto uno sguardo intimo e sorprendente sulla vita quotidiana del pluripremiato Pallone d’Oro.

L’aneddoto piccante svelato

Van der Vaart, parlando con Foot Mercato, ha subito reso omaggio all’incredibile impatto del portoghese: “Cristiano Ronaldo era un compagno di squadra incredibile. È stato fantastico essere suo compagno di squadra.“

Tuttavia, l’olandese ha subito aggiunto un aneddoto rivelatore e divertente, che dipinge CR7 come una figura quasi inaccessibile, persino negli spogliatoi: “Non lo vedevo molto perché era sempre impegnato con se stesso. Una volta ho detto che era l’unico compagno di squadra di cui non avevo mai visto il pene perché era sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene. Non gli è piaciuto sentirmelo dire!“

Questa aneddotica a sfondo privato è la metafora perfetta per la sua ossessione: “Aveva più crema idratante nella borsa di tutti gli altri giocatori messi insieme, ma… era sensazionale. Io non avevo nemmeno il 5% della sua motivazione in allenamento.” L’ossessione per la cura del corpo e l’allenamento isolava Ronaldo dal resto della squadra, elevandolo a uno standard inarrivabile.

Mille gol e un Mondiale nel mirino

Nonostante l’età avanzata, Ronaldo non mostra segni di rallentamento. L’ex leggenda dei Blancos, dove ha segnato 450 gol in 438 partite, ha prolungato il suo contratto con l’Al-Nassr fino al 2027.

Il suo obiettivo non è solo giocare i Mondiali del 2026 con il Portogallo, ma inseguire un traguardo che sembra “irreale”: raggiungere i 1.000 gol in carriera, un obiettivo che, con oltre 950 reti già segnate, non è più una fantasia, ma una concreta possibilità alimentata da una motivazione che, come ammesso da Van der Vaart, è unica al mondo.