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Ronaldo: “Ecco cosa farò dopo il ritiro. Sul Manchester…”

Cristiano Ronaldo è intervenuto nel corso della cerimonia dei Globe Soccer Awards parlando del suo futuro, del Manchester United e del Pallone d'Oro
Villa Ronaldo
Cristiano Ronaldo (Getty Images)

Cristiano Ronaldo a quasi quarant’anni è ancora al centro dell’attenzione di tutto il mondo del calcio. Nella giornata di venerdì, l’attaccante portoghese, oggi in forza all’Al Nassr, è stato pluripremiato a Dubai nel corso dei Globe Soccer Awards con i premi di miglior giocatore dell’anno in Medio Oriente e miglior bomber di ogni epoca, come riconoscimenti di una carriera che ancora oggi lo vede all’apice in un nuovo continente, che si gode le gesta di un campione tutt’altro che sulla via del tramonto. Nel corso, infatti, della cerimonia CR7 ha preso più volte parola, parlando del suo futuro prossimo, ma anche della strada che intraprenderà una volta terminata la sua carriera.

Il futuro di Ronaldo

«Non sarò mai un allenatore o il presidente di un club. Ma forse, un giorno, potrei diventare il proprietario di una squadra». In questo modo ha esordito il cinque volte Pallone d’Oro, replicando per l’ennesima volta la sua passione non solo per il calcio, ma anche per gli investimenti, da qui l’intenzione di possedere un club, lasciando il compito di prendere decisioni e gestirla a qualcun altro che possa avere maggiore passione e competenza in un ruolo così istituzionale e fondamentale.

Ronaldo sulla Premier League e la crisi del Manchester United

Dopo aver ringraziato per i due premi ricevuto nel corso del Globe Soccer Awards: «È sempre un onore essere qui, è un piacere partecipare a questa serata di gala. Ci sono tanti campioni seduti nelle prime file. Per questo trofeo devo ringraziare i compagni di squadra e il mio club, l’Al-Nassr. A livello individuale ho fatto molto bene. In tutti i Paesi in cui ho giocato, sono stato campione: questo è il prossimo obiettivo. Stiamo crescendo sempre di più, ma dobbiamo continuare a spingere. Voglio essere campione anche in Arabia Saudita», Cristiano Ronaldo ha anche parlato della crisi che sta vivendo il suo ex club, il Manchester United, in Premier League, sottolineando come il problema non sia relativo all’allenatore, ma a un ambiente che deve cambiare: «La Premier League è il campionato più difficile al mondo. Tutte le squadre sono forti, tutte le squadre lottano e tutti i giocatori sono forti. È un calcio diverso oggi, non ci sono partite facili. L’ho detto un anno fa e continuo a dirlo: il problema non sono gli allenatori. Ad esempio, è come se in un acquario hai un pesce malato: lo togli, lo guarisci, lo rimetti dentro e si ammala di nuovo. Il problema del Manchester United è simile. Il problema non è solo l’allenatore, è molto più di questo».

Ronaldo e la polemica sul Pallone d’Oro

Ronaldo ha poi concluso andando ad alzare una piccola polemica sulla vincita del Pallone d’Oro 2024, assegnato a Rodri del Manchester City mentre a detta sua sarebbe spettato invece a Vinicius Junior, reduce dalla vittoria della Champions League con il suo Real Madrid e presente in quel momento in sala durante la consegna dei premi: «Lo avrebbe meritato Vinicius (presente in sala, ndr). A mio avviso la decisione non è stata equa: anche Rodri lo avrebbe meritato, ma credo che quest’anno il riconoscimento dovesse andare a Vinicius soprattutto per il gol decisivo segnato nella finale di Champions League».