Xabi Alonso furioso con l’arbitro: “Così mi fate pensare male…” – VIDEO

Un’espulsione e la rabbia di un allenatore. La vittoria del Real Madrid sulla Real Sociedad è stata offuscata da una decisione arbitrale che ha scatenato la furia di Xabi Alonso. Il tecnico dei Blancos ha affrontato l’arbitro Jesús Gil Manzano nel tunnel, non nascondendo la sua frustrazione per l’espulsione di Huijsen. “Jesús, io non voglio, ma mi fate pensare male, zio,” ha tuonato Alonso, con una frase che ha fatto subito il giro del mondo.
La controversa espulsione
La vicenda ha avuto inizio al 32° minuto del match, quando l’arbitro ha deciso di mostrare il cartellino rosso diretto a Huijsen. Una decisione che ha scatenato le proteste di Xabi Alonso, che ha cercato di far ragionare il direttore di gara. “Ma non avete visto che Militao è lì accanto? È a cinque metri dall’azione!” ha gridato il tecnico. Le sue argomentazioni, però, non sono servite, e l’arbitro ha confermato la sua decisione.
La rabbia di Alonso, però, non si è placata. A fine partita, il tecnico ha aspettato l’arbitro per un confronto diretto. Il tono della conversazione è stato teso, con Alonso che ha accusato l’arbitro e i suoi assistenti di aver commesso un errore grossolano. “Questa va al Comitato Tecnico Arbitrale, va al video di sicuro,” ha detto Alonso, lasciando intendere che non avrebbe lasciato correre la cosa.
Un gesto che fa discutere
L’episodio ha acceso un dibattito acceso sui media spagnoli e sui social network. Da un lato, c’è chi ha sostenuto il tecnico, affermando che la decisione dell’arbitro era ingiusta e ha messo a rischio il risultato della partita. Dall’altro lato, c’è chi ha criticato il comportamento di Alonso, considerandolo eccessivo e irrispettoso nei confronti dell’arbitro.
Al di là delle polemiche, il gesto di Xabi Alonso ha dimostrato ancora una volta la sua passione e la sua determinazione. Il tecnico, che ha l’ambizione di riportare il Real Madrid ai massimi livelli, non ha paura di difendere i suoi giocatori e di farsi sentire quando ritiene di aver subito un’ingiustizia.