Calcio francese sotto shock: Lione retrocesso in Ligue 2. Il club ha un debito di 175 milioni

Lione, questa volta è davvero finita: ufficiale la discesa in Ligue2. Già retrocesso in via precauzionale quest’inverno per non aver fornito le garanzie richieste dall’autorità di vigilanza finanziaria del calcio professionistico, l’OL ne ha ricevuto ora la conferma definitiva. Il tutto, nonostante quattro giorni prima di questa scadenza cruciale, il proprietario del Lione, John Textor, intervistato da L’Équipe dopo la vittoria del Botafogo sul Paris Saint-Germain (1-0) al Mondiale per Club, era apparso piuttosto fiducioso sul futuro del club.
“Abbiamo fatto diversi investimenti nelle ultime settimane — aveva commentato — Finanziariamente va tutto bene…”. Ma la realtà dice ben altro.
Lo stesso John Textor e il direttore sportivo Michael Gerlinger, ascoltati oggi dalla Direzione Nazionale del Controllo di Gestione (DNCG), non sono infatti riusciti a convincere l’organismo di controllo del calcio francese a respingere la minaccia della retrocessione amministrativa del club in Ligue 2, decisa lo scorso 15 novembre per un debito di circa 175 milioni di euro. Ma una possibilità per evitare l’epilogo più amaro ci sarebbe ancora. Il Lione, infatti, può ancora presentare ricorso.
L’epopea dell’OL, dominante in patria e in Europa agli inizi del 2000
Il Lione conta 21 trofei in patria — 7 campionati, 5 coppe nazionali, 1 coppa di lega e 8 supercoppe — che ne fanno il quarto club più titolato di Francia. A livello internazionale vanta invece una Coppa Intertoto (vinta nel 1997), una semifinale di Europa League 2016-2017, e dodici partecipazioni di fila alla Champions League (dal 1999-2000 al 2011-2012), dove il miglior risultato raggiunto è stato la semifinale, raggiunta nel 2010 e nel 2020. La squadra partecipa ininterrottamente alla Ligue 1 dalla stagione 1989-1990 e ha raggiunto il proprio apice nei primi anni duemila, vincendo il campionato per sette volte consecutive (dal 2001-2002 al 2007-2008).