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Atalanta, Retegui all’Al Qadsiah: l’offerta è folle

Mateo Retegui saluta l'Atalanta dopo una sola stagione e si trasferisce in Arabia Saudita, all'Al Qadsiah
Retegui vs Saliba
Retegui vs Saliba

Sembrava complicato da raggiungere l’accordo, invece nel giro di poche ore si è conclusa l’operazione. Dopo un pressing di qualche giorno, infatti, e in seguito all’indicazione del tetto necessario per strappare il ‘sì’, l’Atalanta ha deciso di vendere Mateo Retegui all’Al Qadsiah. Il club saudita non ha esitato, compresa la volontà della Dea, ha rapidamente rotto gli indugi mettendo sul tavolo una cifra intorno ai 65 milioni di euro, bonus compresi, accontentando le richieste dei nerazzurri che altro non hanno potuto fare che accettare. La trattativa ora passa tra il club saudita e il calciatore che, dal canto suo, si è già detto propenso a partire alla volta dell’Arabia dopo esser venuto a conoscenza dello stipendio garantitogli in quattro anni di contratto. I 20 milioni che incasserà, infatti, sono una cifra otto volte superiore a quella che attualmente percepisce all’Atalanta: irrifiutabili, anche con un Mondiale alle porte (con l’incognita qualificazione).

Una super plusvalenza

L’Atalanta ha detto di sì e non avrebbe potuto fare altrimenti. Mateo Retegui si era trasferito un anno fa, quando si infortunò Scamacca e fu necessario sostituirlo con un attaccante di calibro pari o superiore. L’impatto dell’italo-argentino è stato devastante. Alla sua prima, e a questo punto unica, stagione a Bergamo ha segnato 25 gol laureandosi capocannoniere in solitaria della Serie A. Niente male per un investimento da 22 milioni di euro più 3 di bonus e che oggi possiede un valore vicino ai 70 milioni di euro ma che, soprattutto, per l’Atalanta significa una plusvalenza di più di 40 milioni, seppur costretta a rinunciare al suo bomber. Ancora una volta la Dea dimostra di esser un passo avanti, di saper acquistare e di saper vendere, entrando in un circolo che l’ha portata, a suon di player trading, a essere la squadra che è oggi.