Barcellona, rivoluzione in difesa: Bastoni e Gvardiol obiettivi per il 2026
Il Barcellona ha iniziato a tracciare le linee guida per la difesa del futuro, guardando con estremo interesse a due dei profili più prestigiosi del panorama europeo: Alessandro Bastoni dell’Inter e Josko Gvardiol del Manchester City. Nonostante manchino ancora diversi mesi alla finestra estiva del 2026, la dirigenza blaugrana avverte l’urgenza di muoversi d’anticipo a causa di una situazione nel reparto arretrato che definire fluida sarebbe un eufemismo. Le ragioni di questo scouting mirato risiedono principalmente nelle parabole divergenti di due pilastri attuali: Ronald Araujo e Andreas Christensen.
La situazione del difensore uruguaiano è quella che richiede maggiore sensibilità, dato che il calciatore ha dovuto rallentare la propria attività agonistica per affrontare importanti sfide legate alla salute mentale. Parallelamente, il futuro di Christensen appare segnato da ragioni contrattuali: il suo legame con il club scadrà nel giugno 2026 e, alle attuali condizioni salariali, il Barcellona non sembra intenzionato a procedere con il rinnovo. Questo vuoto di potere tecnico e carismatico spinge il club verso la ricerca di un “profilo ideale” ben preciso: un difensore mancino, capace di adattarsi al ruolo di terzino, con una visione di gioco d’élite e un’esperienza consolidata nelle massime competizioni internazionali.
La sfida economica e il fattore Guardiola
Sia Bastoni che Gvardiol rappresentano investimenti pesanti, con valutazioni che oscillano tra i 70 e gli 80 milioni di euro. Sebbene il club catalano stia ancora lottando con le rigide maglie del Fair Play Finanziario della Liga, filtra ottimismo sulla possibilità di tornare alla regola dell’1:1 entro la prossima estate. Questo permetterebbe al Barça di operare senza le restrizioni che hanno condizionato le ultime sessioni. Un elemento che potrebbe favorire l’operazione Gvardiol è il possibile addio di Pep Guardiola al Manchester City a fine stagione: una separazione dal tecnico catalano potrebbe innescare una ristrutturazione profonda della rosa dei Citizens, rendendo il croato meno incedibile di quanto lo sia oggi.
Alessandro Bastoni, dal canto suo, incarna perfettamente il difensore moderno che il Barcellona ha sempre amato. La sua capacità di impostare l’azione dal basso e la sua maturità agonistica a 26 anni ne fanno un obiettivo prioritario. Entrambi i calciatori sono legati ai rispettivi club fino al 2028, il che rende l’estate del 2026 lo snodo cruciale per il loro futuro: o il rinnovo o la cessione per evitare di arrivare a scadenza con scarso potere contrattuale.
Le alternative sul tavolo
Sebbene il consenso interno su Bastoni e Gvardiol sia pressoché totale, il dipartimento tecnico guidato da Deco continua a monitorare altri nomi per non farsi trovare impreparato. Profili come Schlotterbeck del Borussia Dortmund o Pau Torres dell’Aston Villa restano sotto osservazione, pur non avendo ancora convinto pienamente l’intero staff dirigenziale. Allo stesso modo, le opzioni a parametro zero come Guéhi o Konaté vengono monitorate, sebbene vengano considerate non necessariamente superiori alle risorse interne già presenti, come Eric Garcia o l’emergente Gerard Martín. La caccia al nuovo leader della difesa è aperta e i radar sono puntati dritti verso Milano e Manchester.