Cosa c’è dietro la trattativa per Osimhen? Il segreto dei club turchi

Il Galatasaray sta portando avanti la trattativa con il Napoli per il trasferimento di Victor Osimhen in giallorosso. L’attaccante nigeriano, dopo un’ottima stagione in prestito a Istanbul in cui ha collezionato 37 gol e 8 assist in 41 presenze, potrebbe far ritorno al Gala questa volta in pianta stabile. Nelle scorse ore c’è stato un incontro tra le due società, con il classe 1998 che non disdegnerebbe l’opzione di passare un’altra stagione in SuperLig, per attirare le attenzioni dei top club mondiali. Il campionato turco, d’altronde, nelle ultime stagioni si è arricchito notevolmente di nomi e calciatori che hanno clamorosamente alzato il livello. Morata, Immobile, Dzeko e lo stesso Osimhen sono solo alcuni dei nomi finiti negli ultimi due anni in Turchia e che hanno garantito più spettacolarità a un calcio che è sempre stato di seconda, se non di terza fascia. La tendenza intrapresa da club come Besiktas, Fenerbahce e lo stesso Galatasaray, però, sta portando a una vera e propria rivoluzione che ha alla base un arricchimento di queste squadre.
Il segreto delle sponsorizzazioni
La distanza tra i grandi club di SuperLig e il resto del campionato sta aumentando drasticamente, con i primi che stanno diventando sempre più competitivi anche in campo europeo. Il motivo è strettamente legato a una serie di sponsorizzazioni che stanno portando nelle casse dei già citati Besiktas, Fenerbahce e Galatasaray cifre importanti e utili per essere reinvestite in mercati e infrastrutture. I giallorossi, per esempio, sono riusciti ad assicurarsi un accordo quadriennale da 100 milioni di euro, per quattro anni, con Sixt, ai quali vanno aggiunti 15 milioni di euro da Socar che li sponsorizza durante le partite europee. Ma non solo. La gara d’appalto per vendere il vecchio campo d’allenamento, infatti, potrebbe portare nelle tasche del Galatasaray ulteriori 400/500 milioni di euro, che renderebbero il club uno dei più ‘pericolosi’ sul mercato nei prossimi anni. A godere di una crescita economica indifferente è anche il Fenerbahce che, dopo esser stato prelevato nel 2018 da Ali Koc ha ripianato il debito e messo a disposizione cifre importanti per rinforzare la rosa.
Instant team
E allora perché i nomi che arrivano spesso sono giocatori alle battute finali della loro carriera? Ammesso che sia così – ci sono eccezioni come lo stesso Osimhen -, anche questa situazione ha una ragione specifica. La strategia assunta da questi club, infatti, è quella di voler creare degli instant team, ovvero squadre che possano dare il loro meglio in una singola stagione, garantendo un’ulteriore crescita, anche economica, dei club e poter fare quello step che gli permetterà di raggiungere il livello di alcuni top club europei. Una strada che le big turche stanno percorrendo rapidamente e che inizia a dare i suoi frutti.