Juve, il retroscena su Witsel: ecco perché saltò un’operazione già chiusa

Ci sono trattative che hanno fatto la storia del calciomercato. Giocatori arrivati a un passo dal trasferimento in un club, prima che un dettaglio facesse saltare un accordo già in definizione. Il mondo del calcio è ricco di vicissitudini simili più o meno dolorose. Tra queste una menzione speciale la merita sicuramente la trattativa che avrebbe dovuto portare Axel Witsel alla Juventus nel 2016, quando era un giocatore in rampa di lancio dello Zenit. C’era la stretta di mano, erano state svolte perfino le visite mediche e sembravano pronti i documenti da firmare e controfirmare, ma poi alla fine saltò tutto clamorosamente e non se ne fece più nulla. Un esito imprevisto che chiuse un capitolo arrivato alle ultime pagine, quelle della conclusione. A ricordare quella trattativa salta è stato, nelle scorse ore, lo stesso centrocampista belga che, intervenendo ai taccuini della Gazzetta dello Sport, ha ricordato come aveva assaporato l’idea di sbarcare in Italia e vestire i colori bianconeri.
Il retroscena tra Witsel e la Juve
«Io fui a meno di un passo dalla Juve: visite superate, era l’ultimo giorno di mercato e mi trovavo nella sede del club a Torino in attesa dell’ok dello Zenit, ma poi in serata venne bloccato il trasferimento dai russi. Alla Juventus dell’epoca mi aveva voluto Allegri, che ora allena il Milan… Il mio futuro? Io non ho preferenze, ma so che posso dare ancora tanto in campo e nello spogliatoio: ho molta esperienza e sono duttile, posso giocare a centrocampo o in difesa come ho fatto nell’Atletico. La Juve vuole Molina? Non mi sorprende. Parliamo di un grande laterale destro, un top player. Se Hakimi del Psg è il numero uno del ruolo in questo momento, Molina è senz’altro tra i primi dieci al mondo: alla corsa abbina una buona tecnica, è un treno e un ottimo ragazzo. Per la Juventus sarebbe un bel colpo». Witsel ha commentato anche le ultime notizie che parlavano di un possibile passaggio di Vlahovic all’Atletico Madrid, passaggio che sorprenderebbe l’ex Colchoneros: «Mi stupirebbe, ma soltanto perché il Cholo ha già un altro centravanti come Sorloth. Sono due grandi bomber».