Roma, Dybala e il no all’Al Qadsiah: ecco le sue parole
Nonostante i 75mila dell’Olimpico, è un flop la prima uscita stagionale dei giallorossi davanti ai propri tifosi: la formazione di Daniele De Rossi, infatti, perde 2-1 contro l’Empoli e dopo due partite di campionato deve già fare i conti con i primi problemi. Dopo lo 0-0 di Cagliari, i capitolini cadono tra le mura amiche contro i toscani di Roberto D’Aversa: inutile il gol di Shomurodov nel finale dopo il doppio vantaggio ospite firmato Gyasi-Colombo. Rovinata, dunque, la “festa” di Paulo Dybala, osannato dai supporter della Roma dopo aver rifiutato l’offerta di 75 milioni di euro dagli arabi dell’Al Qadsiah.
Roma, senti Dybala
A proposito della decisione presa, la Joya ha commentato: “Ho messo tante cose sul tavolo oltre i soldi, la famiglia, mia moglie, l’affetto dei tifosi, la possibilità di giocare ancora con la Nazionale. Io mi sento molto bene, anche se leggo spesso critiche sugli infortuni. Il mio procuratore non avrebbe preso tutti quei soldi di cui si è scritto, la cosa più importante per lui era la mia felicità, lavoro da tempo con lui”. L’argentino si sofferma poi sul ko contro l’Empoli: “Purtroppo non siamo riusciti a mettere in pratica quello che abbiamo provato in settimana con il mister. Speriamo che il mercato chiuda presto, così sapremo quelli che saremo per tutto il resto dell’anno. Oggi tanti errori banali, dobbiamo capire cosa abbiamo sbagliato. Sono stati tanti sia a livello tattico che tecnico individuale, era troppo tardi quando abbiamo provato a ribaltare la partita. Io mi sento a mio agio nel giocare vicino la porta, oggi mi sono abbassato e ho giocato molto come ala destra, dovrò migliorare sotto questo punto di vista”. Senza però sentire più pressione del dovuto: “Non sento che la mia scelta mi metta una pressione in più, io mi preparo al massimo per ogni partita e allenamento, quello che fai suscita allegria nella gente. Bisogna essere sempre professionali e anche questa serata l’ho vissuta come tutte le altre”.