Inter, Marotta mastica amaro: “PSG budget illimitato, l’Italia non è più il paradiso”

Dopo la storica sconfitta in finale di Champions League contro il PSG (5-0), il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, si è presentato davanti ai microfoni di Sky Sport commentando: “È stata una serata negativa, dove l’avversario ci ha surclassato in tutto e quindi meritare la sconfitta mi sembra evidente, al di là del punteggio. Però questo non deve assolutamente inficiare quello che è stata la stagione, anche se prendiamo in esame solo il cammino della Champions League. Abbiamo giocato contro una squadra molto forte e ci dispiace di questa prestazione e volevo anche ringraziare i numerosi tifosi che sono arrivati fino a qua”.
Inter, Marotta e i complimenti al PSG
“Era molto difficile arrivare a questa serata – prosegue –. Ci siamo riusciti con grandissimo merito dopo aver superato avversarie come il Barcellona e il Bayern Monaco. Stasera siamo caduti in modo molto fragile, ma non è un’analisi tecnica che io voglio fare. Io voglio assolutamente ringraziare i nostri giocatori, il nostro allenatore, perché il cammino della stagione che è fatto di 59 partite, tra le quali numerose anche in Champions League, ha dimostrato come questo gruppo, questa squadra, questa società, merita questo palcoscenico. L’abbiamo gustato, l’abbiamo perso. Onore e merito agli avversari”.
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Marotta fa il punto sul calcio italiano
Il presidente dell’Inter, alla quarta finale Champions persa (due con la Juve e altrettante con i nerazzurri), ci tiene però a sottolineare un aspetto: “È chiaro che ormai l’Italia non è più il paradiso dove tutti venivano e finivano la stagione. Ormai sappiamo che il nostro campionato è un movimento calcistico che chiaramente è di passaggio, perché poi i migliori giocatori vengono qua, poi rischiano di scappare attratti da ingaggi nettamente superiori a quelli che ogni squadra di Serie A può offrire. Quindi il potere economico sicuramente non è nel nostro movimento, ma per esempio è in società come il PSG che possono gestire budget illimitati. Ma questo non deve essere preso come alibi, noi non vogliamo prenderlo. Io credo che invece il Made in Italy sia ancora un prodotto che può raggiungere diversi traguardi. Noi ci siamo riusciti per due volte e credo che, ripeto, con la competenza, con la capacità degli allenatori italiani, nel senso che allenano in Italia, e i giocatori stessi che sono di valore, possiamo sempre recitare ruoli da protagonisti. Poi è chiaro che ci sono squadre che nettamente sono più favorite di noi e vincono”.
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Inter, Marotta sul futuro di Simone Inzaghi
Infine un passaggio sul futuro di Simone Inzaghi: “Assolutamente nessun cambio di valutazione. Avevamo detto che ci saremmo visti la prossima settimana. Inzaghi, come ben sapete, ha un anno ancora di contratto, ma soprattutto ha dimostrato in questi quattro anni di essere all’altezza del ruolo che ricopre e direi tanti meriti e quasi tutti vanno scritti dalla sua capacità, la sua professionalità. Per cui, ripeto, non è una serata negativa che cancella tutti i meriti. Ci incontreremo, ma questo è indipendente dalla serata”.