Calcio

Dembélé vince il Pallone d’Oro: “Che onore essere con Platini e Zidane”

Il francese del PSG si aggiudica la 69ª edizione del premio di France Football beffando Lamine Yamal a cui va il trofeo Kopa
Ousmane Dembélé solleva il Pallone d'Oro
Ousmane Dembélé solleva il Pallone d'Oro (Getty Images)

Ousmane Dembélé vince il Pallone d’Oro 2024-25. Il francese del PSG beffa il giovane talento del Barcellona Lamine Yamal (ha vinto il premio Kopa), mentre completa il podio il centrocampista portoghese Vitinha, compagno del vincitore. Grande soddisfazione per il classe ’97 che, visibilmente emozionato, riceve il premio dalle mani di Ronaldinho, trionfatore nel 2005. L’ex Borussia Dortmund e Barcellona non riesce a trattenere le lacrime e davanti a colleghi, familiari e addetti ai lavori commenta: “Quello che è appena successo è eccezionale. Non ho parole. Vincere questo trofeo e avere Ronaldinho, una leggenda del calcio, che me lo consegna è davvero eccezionale. Sono orgoglioso di tutto ciò che ho realizzato durante la mia carriera. Prima di tutto voglio ringraziare il PSG, che è venuto a cercarmi nel 2023. Sono davvero una famiglia incredibile, sono stati eccezionali fin dal primo giorno. Il presidente Nasser (Al Khelaifi ndr), con cui sono sempre stato in contatto, è stato eccezionale con me – aggiunge – è come un padre. Volevo anche ringraziare tutto lo staff, l’allenatore Luis Enrique, che è anche lui come un padre per me; è stato una persona davvero importante per tutta la mia carriera, anche se non è ancora finita. Poi voglio ringraziare i miei compagni di squadra”. Poi un pensiero anche alla Nazionale: “Vorrei ringraziare tutti i miei compagni, sono stati così importanti per me. Tutta la generazione con cui sono cresciuto nelle giovanili, e con cui ora mi ritrovo nella Nazionale maggiore, l’allenatore (Didier Deschamps, ndr) che si è fidato di me per anni, nel bene e nel male. Ora speriamo di vincere una Coppa del Mondo per lui”.

Le parole di Dembélé dopo la vittoria del Pallone d’Oro

Dembélé è il sesto francese a vincere l’ambito premio dopo Kopa (1958), Platini (1983, 1984 e 1985), Papin (1991), Zidane (1998) e Benzema (2022). Una soddisfazione enorme per lui: “È eccezionale sentire queste leggende del calcio francese vicino a me. E penso che ci saranno ancora molti francesi in questo elenco”. L’attaccante si è aggiudicato la 69ª edizione del premio di France Football, un riconoscimento che, però, rappresenta solo un punto di partenza: “Quando hai avuto un assaggio di tutto questo, vuoi rimanere al top – commenta –. Non avevo intenzione di piangere, volevo rimanere forte, ma non appena ho iniziato a parlare della mia famiglia, di chi era lì fin dall’inizio, le emozioni sono uscite fuori. Per fortuna ho un allenatore come Luis Enrique, con lui non ho mai litigato. Al PSG siamo ancora motivati, siamo giovani, vogliamo provare a rivivere l’emozione della vittoria in Champions. E poi il Mondiale, il Pallone d’Oro… Nella mia carriera – prosegue il francese – ho avuto molti momenti difficili, momenti belli, sfide nella vita che devi superare e io le ho superate”. Infine i complimenti a Yamal: ”Anche lui, se tutti i pianeti si allineano, vincerà molti trofei e Palloni d’Oro”.