Calcio

Fantacalcio, come giocherà il Lecce di Di Francesco?

Riscatto cercasi per Eusebio Di Francesco, scottato dopo le due pesanti retrocessioni consecutive, arrivate ad un soffio dal traguardo, prima col Frosinone e poi col Venezia, ma come sempre carico per cambiare il destino e tornare a dare una svolta in positivo alla sua carriera da allenatore
Francesco Camarda, Lecce
Francesco Camarda, Lecce (Getty Images)

Riscatto cercasi per Eusebio Di Francesco, scottato dopo le due pesanti retrocessioni consecutive, arrivate ad un soffio dal traguardo, prima col Frosinone e poi col Venezia, ma come sempre carico per cambiare il destino e tornare a dare una svolta in positivo alla sua carriera da allenatore.

“Cerco di andare a riprendermi quello che ho lasciato un po’ per strada: prima di tutto i risultati. Quello che sta mancando un po’ di più a me – che è anche l’obiettivo del Lecce – è arrivare all’obiettivo finale – aveva dichiarato pochi giorni fa a Sky ‘Difra’, al quale la sorte, in questi ultimi anni, ha spesso girato alle spalle. Le sue squadre, infatti, almeno sul piano del gioco, avrebbero meritato di finire in posizioni ben diverse in classifica. Ma così non è stato -. I complimenti fanno piacere, certo, ma poi conta raggiungere gli obiettivi. Sono grato a chi mi dà questa possibilità. Ripartiremo dall’integrità morale e dalla serietà: sono cose a cui tengo tantissimo e che chiedo ai miei giocatori. Bisogna dimostrare grande senso di appartenenza, è una professione e bisogna viverla come seconda pelle”.

Dalle parole ai fatti, quelli che Di Francesco vorrà vedere subito, sul campo, con il suo Lecce.

Il 4-3-3 di “Difra”, potenzialmente spettacolare ma anche vulnerabile

Come giocheranno i giallorossi? Difficilmente Di Francesco cadrà in esperimenti o in rivoluzioni, considerato che nelle ultime due stagioni, nonostante le retrocessioni, le sue squadre sono spesso e volentieri riuscite ad imporre un bel calcio, rovinando i piani a tante big della Serie A. E, come dichiarato nella conferenza stampa di presentazione, l’ex tecnico di Roma e Sassuolo, ha annunciato espressamente che adotterà il 4-3-3, dando seguito a quanto visto nella passata annata con Giampaolo.

Tra i pali, spazio Wladimiro Falcone, in costante crescita e punto fermo della retroguardia leccese.

Per quanto riguarda la difesa, dopo l’addio di Baschirotto, Di Francesco potrebbe garantire subito fiducia a Kouassi e Tiago Gabriel, che affiancheranno Gaspar, leader del reparto, e da Gallo, il cui futuro però resta in bilico.

A centrocampo, tre certezze come Coulibaly, Berisha e Pierret, giocatori forti fisicamente, ma con qualità tecniche, abili anche in inserimenti offensivi e nel dare equilbirio.

Davanti, qualche dubbio in più. N’Dri e Banda hanno un posto pressoché certo sulle fasce, mentre in mezzo Camarda dovrà sudare per avere fin da subito una maglia da titolare, anche se andrà monitorata la posizione di Krstovic, oltre a quelle di Morente e Pierotti.

Di Francesco sulla questione capitano e su Camarda

Così, l’allenatore dei salentini si è espresso sulla questione ruolo di capitano: “A oggi è Falcone. Normale che ieri eravamo dispiaciuti per la partenza di Baschi, ma eravamo consapevoli: può succedere anche ad altri, fa parte del calcio. A lui auguro il meglio. Dovremo sostituirlo in maniera adeguata”.

Poi, un pensiero sul gioiello classe 2008 di scuola Milan “Questa è un po’ la filosofia del direttore. Camarda è venuto con grande determinazione, dimostra maggiore maturità rispetto all’età che ha”.

Di Francesco ha poi toccato brevemente anche il tema mercato: “Siamo sempre abituati a lamentarci, ma a oggi è utopistico pensare di avere la squadra al completo se il mercato termina a fine agosto: il mercato in entrata e uscita porta tutti ad avere una certa lentezza”.