Fantacalcio, cosa può dare Jashari al Milan di Allegri

È iniziato l’Ardon Jashari day. Atterrato nella serata di martedì 5 agosto all’Aeroporto di Linate, il 23enne centrocampista svizzero nelle prossime ore diventerà ufficialmente un nuovo calciatore del Milan. Dopo le visite mediche, ottenuta l’idoneità sportiva il calciatore firmerà il contratto che lo legherà al club rossonero fino al 2030 con uno stipendio da 2,5 milioni di euro a stagione. Termina così una delle telenovele più lunghe di questo calciomercato estivo, con il direttore sportivo del Diavolo, Igli Tare, che ha lavorato notte e giorno per trovare l’intesa con i belgi del Bruges, ai quali vanno 33,5 milioni di euro più 4,5 di bonus.
Milan, quanta abbondanza a centrocampo!
Jashari è il terzo grande colpo nel centrocampo di Massimiliano Allegri dopo Modric e Ricci. Per il tecnico livornese aumenta dunque la concorrenza in mediana, dove ci sono anche Fofana, Loftus-Cheek e Musah. Sarà dunque curioso capire quale sarà la sua collocazione in campo. Probabilmente, viste le caratteristiche fisiche e tecniche, il classe 2002 potrebbe occupare una posizione leggermente arretrata rispetto all’ex Empoli e Torino.
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Le caratteristiche di Ardon Jashari
Calciatore di “lotta e di governo”, dotato di grande grinta e ottimi mezzi tecnici, Jashari offre una valida alternativa anche per le uscite da dietro. Non ha paura di ricevere e giocare il pallone sia nel corto che nel lungo. A tal proposito le sue sventagliate potrebbero rappresentare un’arma preziosa per innescare Rafa Leao, schierato da Massimiliano Allegri più da attaccante vero che da esterno in queste prime uscite stagionali.
Chi è Ardon Jashari
Nato il 30 luglio 2002 in Svizzera, a Cham, da una famiglia albanese proveniente dalla regione del Polog, in Macedonia, la sua carriera è iniziata nel Lucerna dove ha giocato tra i professionisti per quattro stagioni e mezzo prima di passare al Bruges nell’estate del 2024. Con i nerazzurri si è messo in mostra tanto da guadagnarsi la chiamata del Milan. Per lui un sogno che si avvera. Nel 2024, in occasione della sconfitta del Bruges a San Siro in Champions, raccontò ai media belgi cosa volesse dire per lui essere al Meazza. “Ero incredibilmente orgoglioso di essere lì. Da bambino, una volta siamo andati a vedere Milan-Barcellona (nel 2011). Da quel giorno, è sempre stato il mio sogno giocare a San Siro”. Ora quel sogno è diventato realtà.
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