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Fantacalcio Inter, l’annuncio di Chivu su Calhanoglu

Il tecnico rumeno ha presentato la sfida dei nerazzurri a Bergamo contro l'Atalanta: ecco le sue parole nella conferenza stampa della vigilia
Hakan Calhanoglu, Inter, Serie A
Hakan Calhanoglu, Inter (Getty Images)

L’Inter chiuderà il suo 2025 a Bergamo. Nel 17° turno di campionato, infatti, i nerazzurri saranno impegnati sul campo dell’Atalanta domenica 28 dicembre alle ore 20.45. Chivu ha presentato il match nella conferenza stampa della vigilia, approfittandone per fare un bilancio di quanto fatto fin qui: “Non parlo mai di me. Questi 5 mesi sotto la nostra guida sono stati difficili all’inizio per la fine della stagione scorsa, abbiamo fatto di tutto per essere sulla strada giusta ed essere competitivi. Lasciata alle spalle la delusione del passato, ci siamo messi in carreggiata e abbiamo provato fin dall’inizio ad aggiungere cose che servivano sia dal punto di vista tattico che mentale. Non siamo perfetti, ma stiamo cercando di migliorare gli aspetti che a volte indirizzano una stagione. Abbiamo fatto buone cose e cose meno buone. Stiamo cercando di toglierci qualche difettuccio dal punto di vista collettivo e individuale. Dire cantiere aperto a dicembre non è semplice, ma dobbiamo tenere viva l’ambizione giusta”.

Inter, Chivu fa autocritica

Il tecnico rumeno prosegue nell’analisi: “Nello spogliatoio si dicono le cose in faccia, si fa critica e autocritica. Fuori non posso venire a farlo, è una cosa che mi sono promesso, di mantenere rispetto coi giocatori. Ma là dentro le cose si dicono e ci si assumono le responsabilità. Siamo consapevoli di cosa possiamo migliorare. Sembra semplice, si cerca di aggiungere una cosa alla volta. Questa squadra lavora sodo, si mette in gioco, mette la faccia per provare a migliorare individualmente e collettivamente. Ogni volta che non si vince se diventa un problema non è semplice. Ma abbiamo sempre cercato di mettere tutto per migliorarci. Sono consapevoli anche i giocatori di quello che manca, gli viene detta sempre la verità, li si responsabilizza. Si lavora sempre per migliorare e accettare i difetti. L’autocritica ti tira fuori dai problemi. Le risposte ci sono state, a inizio stagione si poteva dire che non sarebbe stato semplice, ma il gruppo si è ricompattato, ha messo la faccia. Sarei ipocrita a dire che siamo contenti di quello che abbiamo fatto – aggiunge –. Nel secondo tempo ho visto una qualità che negli ultimi anni non ho mai visto contro il Bologna. Ho visto delle cose buone, ci è mancato qualcosa, dobbiamo aggiungere qualcosa. Col bello a volte non si vince la partita, col dominio non si vince, bisogna aggiungere qualcosa in più. Non voglio togliere, ma voglio aggiungere. Non qualcosa in più, ma voglio fare qualcosa meglio. Ci sono partite importanti da giocare, il campionato è lungo. Alcune indirizzano una stagione, per noi sono tutte importanti. L’Inter deve trattare tutte le partite con la stessa importanza, non pensare che sia mai facile. Bisogna essere la miglior versione di noi. Stiamo combattendo per migliorare, soprattutto per la responsabilità che abbiamo. Dobbiamo osare, una squadra che ha ambizione per competere deve osare tutti i giorni, deve migliorare tutti i giorni, soprattutto dal punto di vista motivazionale”.

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Inter, Chivu sull’Atalanta e il mercato

Soffermandosi sulla sfida contro l’Atalanta, Chivu commenta: “Partita sempre ostica, a prescindere dalla guida. Hanno fatto qualcosa di importante con Gasperini, hanno cercato di mantenere la stessa identità. Con Raffaele (Palladino ndr) hanno trovato continuità nel vincere, nel dare gli stimoli giusti per mantenere la loro identità. Mai partite semplici con l’Atalanta per l’intensità, la verticalità, la difesa a uomo. Dobbiamo essere bravi, coraggiosi e mantenere la voglia e lo spirito di andare in verticale, vincere duelli ed essere concreti nelle poche palle gol che ci concederanno”. Sul mercato non si sbilancia: “Mancano 5-6 giorni all’apertura. Difficile parlare, sembra che manchi di rispetto ai miei giocatori. Un allenatore non verrà mai a dire cosa manca, cosa vorrebbe, vorrebbe dire che i 25 giocatori non sono all’altezza delle sue idee. Mi fermerei qua quindi”.

Inter, Chivu sulle difficoltà negli scontri diretti

In questo avvio di campionato l’Inter ha dimostrato di essere grande con le piccole, ma piccola con le grandi. A proposito delle difficoltà negli scontri diretti il tecnico rumeno spiega: “Dobbiamo essere più forti delle ingiustizie e delle frustrazioni. Dobbiamo aggiungere qualcosa dal punto di vista motivazionale e delle cose che dobbiamo fare con più responsabilità. Non fare per forza le cose belle, dobbiamo aggiungere e non togliere le caratteristiche e l’ossatura di una squadra che in passato ne ha fatte di cose. Non è mai semplice aggiungere cose in poco tempo. Siamo consapevoli di quello che ci manca e di quello che dobbiamo aggiungere. Lavoriamo con impegno e determinazione, coraggio nell’accettare di uscire dalla zona comfort e dalle nostre certezze e aggiungere quello che ci è mancato in alcune partite”.

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Inter, Chivu su Luis Henrique e Frattesi

L’allenatore nerazzurro si sofferma poi sui singoli: “La responsabilità individuale di tutti i giocatori è importante. Luis Henrique ha trovato una realtà ben diversa, le aspettative e le pressione sono altissime, ogni dettaglio viene giudicato e criticato, non è semplice. Nelle ultime partite non ho visto un Luis Henrique che non è all’altezza dell’Inter. Ha dato il suo contributo alla squadra, poi possiamo dire che gli è mancata un po’ di iniziativa, ma dal punto di vista tattico non ha fatto meno dei suoi compagni in passato. Denzel (Dumfries ndr) è un giocatore importante, per l’apporto, per i gol, ma non possiamo giudicare Luis Henrique in base ai gol. Gli dobbiamo dare tempo e fiducia per poter esprimere al massimo le qualità che grazie a Dio ha. Frattesi quinto? No, non ci ho mai pensato. Ci abbiamo provato con Carlos Augusto e Diouf che non è un esterno ma può farlo per caratteristiche, per impatto fisico e per coraggio nel fare l’uno contro uno. Davide non ci abbiamo pensato, lo pensiamo sotto alla punta. Ha giocato meno, ma non posso raccontare tutte le cose sempre, ma ci sono cose che devono rimanere dentro lo spogliatoio. Non posso dirvi tutta la verità. Abbiamo preso Luis Henrique che lo sta facendo discretamente bene, Diouf ci dà quello spunto che manca a destra, soprattutto nel saltare l’uomo e nel cercare la porta. Calhanoglu ha dato continuità, sta bene ed è uno di quelli che è a disposizione per l’Atalanta. Josep Martinez ha dato buoni segnali in semifinale a Riad, avrebbe giocato la finale. Abbiamo calendario impegnativo, ci sarà modo di vederlo”.