Fantacalcio

Fiorentina, Piccoli e Dzeko faticano: cosa fare al fantacalcio

Nell’attacco di Stefano Pioli l’unica certezza è Moise Kean
Dzeko e Gudmundsson, Fiorentina
Dzeko e Gudmundsson, Fiorentina (Getty Images)

Moise Kean, è lui l’unica certezza nell’attacco della Fiorentina. Nella sfida tra Estonia e Italia, valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026, il centravanti azzurro ha sbloccato l’incontro ma poi è stato costretto ad abbandonare il campo per infortunio. Lasciato il ritiro e tornato a Firenze, gli esami ai quali si è sottoposto non hanno evidenziato nulla di grave. Una buona notizia per Stefano Pioli e i fantallenatori. In questo primo scorcio di stagione il tecnico della Viola ha alternato al suo fianco o alle sue spalle Piccoli, Dzeko, Gundmundsson, Fazzini e persino Ndour, nessuno sicuro di una maglia da titolare.

Fiorentina, Piccoli delude: mancano i bonus

Arrivato in estate dal Cagliari in cambio di 25 milioni di euro, più due di bonus, e il 10% sulla futura rivendita, Roberto Piccoli fin qui ha deluso le aspettative: in cinque partite a voto non ha mai lasciato il segno e il conto dei gol e degli assist è ancora fermo a zero. Sbloccatosi in Conference League contro il Sigma Olomouc, il classe 2001 è chiamato a mettersi alle spalle questo avvio complicato e voltare pagina. Per chi ce l’ha al fantacalcio il consiglio è di scambiarlo con qualcuno che garantisca il voto nel caso in cui si rischia di giocare in dieci. Chi non ha invece questo problema può aspettarlo o in alternativa offrirlo in cambio a chi ha qualche jolly di una big.

Fiorentina, che fine ha fatto Dzeko? Come gestirlo al fantacalcio

La grande delusione nell’attacco della Fiorentina è però Edin Dzeko. Tornato in Italia dopo il biennio turco con il Fenerbahce, il bosniaco ha racimolato fin qui tre partite a voto, senza però regalare bonus – gol in Conference League nei preliminari contro il Polissya -. Chi lo ha acquistato al fantacalcio ha ora due opzioni: scambiarlo, in un’operazione multipla più che singola, se avete bisogno di un attaccante che vi garantisca il voto, oppure attendere che si sblocchi nella speranza che torni quello dei tempi di Roma e Inter. L’ultima parola, come sempre, spetta al campo.