Milan, dentro la crisi di Gimenez: il messicano stecca ancora
La serata contro il Pisa ha messo in evidenza, ancora una volta, l’allarme che ormai pesa su Santiago Gimenez: a secco in campionato e fermo a una sola rete collezionata in Coppa Italia, pur essendo stato schierato praticamente sempre titolare. È difficile non guardare ai numeri, con un solo gol in dieci partite stagionali e l’ultimo sigillo datato 9 maggio, una doppietta arrivata in 25 minuti in cui era subentrato dalla panchina, e non porsi domande sul buco nero in cui il centravanti ex Feyenoord sembra essere finito. Quello che doveva essere un centravanti dominante è oggi un attaccante incapace di incidere e produrre, come dimostra anche il record di tiri in area di rigore tra i giocatori che non hanno preso parte ad alcun gol in questa Serie A.
Impatto nullo
La critica e i fantallenatori non risparmiano né il giocatore né l’organizzazione tecnica: il tandem con Leao non ha sortito i benefici sperati e appare anzi spesso più un esperimento tattico che una soluzione concreta, a differenza di quando in campo al posto del messicano c’è Pulisic. La crisi di Gimenez costringerà tutti a scelte chiare da parte della società e dell’allenatore. Continuare a confermare un centravanti che produce pochi tiri in porta, scarsa presenza letale in area e un rendimento sproporzionato in negativo rispetto all’investimento economico è un rischio che il Milan, primo in classifica, non può permettersi a tempo indefinito. E questa situazione deve far reagire di conseguenza anche chi ha deciso di puntare su di lui al Fantacalcio: se non ci sarà una rapida sterzata, oltre a panchinarlo sarà obbligatorio anche tagliarlo dalle rose, specialmente se si potrà rientrare dei crediti investiti.