Roma, Gasperini: “Ferguson recuperato, ma non è al top”
La Roma riparte da capolista dopo la sosta per le nazionali. Alla vigilia della sfida alla Cremonese, mister Gasperini insiste sugli obiettivi partendo dalla sensazione di crescita interna al gruppo: “Secondo me questa squadra sta dando molto: tutti i ragazzi sono nella condizione sia mentale che motivazionale“, ribadisce, chiarendo però che “dopo 11 partite non si può parlare di impresa“. Il tecnico vede segnali incoraggianti soprattutto nella qualità del gioco: “La cosa più positiva è la nostra sensazione che la squadra sia cresciuta sul piano tecnico“, pur ammettendo che “possiamo avere dei miglioramenti… non tanto sul piano atletico quanto su quello tecnico“. In questo scenario si inserisce anche Evan Ferguson, ancora condizionato dalla caviglia ma recuperato e di fatto unico centravanti disponibile: “È comunque un ragazzo giovanissimo che arriva in un altro paese… ha ancora un po’ di dolore quando calcia ma è recuperato“, spiega Gasperini, sottolineando però che “ha grande volontà e grande voglia di fare” nonostante gli acciacchi.
Dagli infortunati a Baldanzi: le ultime
Il tecnico aggiorna poi sul quadro del resto degli indisponibili: “Angelino ha ricominciato a lavorare, anche se ancora in modo individuale… Dybala e Bailey stanno lavorando insieme“, mentre sui nazionali precisa che “questa volta sono arrivati un giorno prima… abbiamo fatto due buoni allenamenti“. Le scelte recenti, condizionate dalle assenze nel reparto offensivo, seguono una logica obbligata: “Quando ti mancano tutti nello stesso reparto, qualche difficoltà è normale averla“, osserva, evidenziando come la squadra abbia comunque aumentato la produzione offensiva e citando l’azione Mancini–Celik del 2-0 contro l’Udinese come esempio perfetto di coinvolgimento collettivo. Anche Baldanzi rientra in questo contesto d’emergenza: “In certe situazioni vicino alla porta può diventare molto pericoloso… è un giocatore duttile, tecnico, molto rapido“, pur riconoscendo che “magari non è propriamente il suo ruolo, o chissà, magari lo diventerà“.