Roma, Gasperini: “Wesley e Hermoso? Vediamo. Della Lazio temo…”

La sconfitta contro il Torino ha fatto riemergere la polvere da sotto il tappeto in casa Roma. Le polemiche per il mercato, a detta dei tifosi e dell’allenatore, non sufficiente sono tornate a popolare ogni dibattito riguardante la squadra di Gasperini, costretto a presentarsi alla sfida contro la squadra di Baroni senza centravanti: per le condizioni di Ferguson e la scarsa stima nei confronti di Dovbyk. Ora, però, per la Roma arriva la partita delle partite. Domenica alle ore 12.30 la squadra giallorossa scenderà in campo contro la Lazio di Maurizio Sarri e, per l’occasione, il tecnico ex Atalanta è intervenuto in conferenza stampa da Trigoria per presentare l’appuntamento. Tra i temi trattati ci sono le condizioni di alcuni singoli, ma anche il suo approccio alla sua prima stracittadina.
Gasperini sulle condizioni di Hermoso e Wesley
«Come sto vivendo la vigilia? Non sappiamo ancora oggi per Hermoso e Wesley, ha avuto una ricaduta una gastroenterite che ha provocato problemi. Sembrava in via di guarigione e invece, è tornato un po’ indietro. Vedremo tra 24 ore se starà meglio. Hermoso vediamo oggi sul campo, non ci sono indicazioni tanto positive ma un po’ di fiducia la lascio. Il derby di Roma è giustamente una partita vista e famosa in tutto il mondo soprattutto per lo spettacolo di pubblico e le scenografie. È una partita diversa, una rivalità cittadina in campo che rende tutto molto più bello con più tensione».
Le insidie della Lazio
«Cosa mi preoccupa della Lazio? I derby che restano sono quelli che vinci, quelli che pareggi non li ricordi e quelli che perdi li dimentichi. Il fatto di giocare alla quarta giornata è inusuale, è anche una parte iniziale della stagione dove forse le squadre sono più rivolte a pensare a costruirsi e migliorarsi e quindi va bene. Il calendario ha detto questo, si poteva avere un altro tipo di partita. La Lazio è un’ottima squadra, ha un grande allenatore che ha fatto bene in tutte le piazze, è una squadra che non ha fatto mercato e che tolto gli ultimi due mesi aveva raggiunto risultati molto buoni. Mi preoccupa, ho rispetto del valore di questa squadra e di alcuni giocatori. È una partita di livello»L
La concentrazione di Gasperini
«Se la Roma è la sfida più entusiasmante della carriera? Sono rivolto al presente, questa è una grande sfida dove io cerco di portare l’esperienza della mia carriera. Cerco di portarle in una piazza come Roma. Sono molto convinto della bontà della scelta e rimane il fatto che adesso devo guardare al presente e cercare di ottenere il massimo da questo momento, devo uscire dalla mia zona di comfort essendo abituato a fare un certo tipo di calcio con un certo tipo di rosa e caratteristiche. Devo recuperare alcune situazioni mantenendo sempre i miei principi attraverso il calcio e lo scontro sportivo».
E le sfide con Sarri…
«Sarri? Ci siamo incontrati quando allenava l’Arezzo, addirittura in C e col Pescara eravamo in B tutti e due. In comune abbiamo che ha fatto una carriera partendo dalla gavetta, allenando squadre in categorie inferiori e poi ha portato alcune sue squadre a essere un esempio di calcio. Tutto quello che ci siamo conquistati fino a oggi ce lo siamo costruito nel tempo».
Gasperini su Pellegrini e Tismikas
«Pellegrini? Penso che non manchi mai la voglia, è sempre molto alta non solo in queste partite. Giocare partite in Serie A come Roma è sempre speciale, non credo sia cambiato molto. A chiunque chiederei di giocare domani sarebbe pronto. Per me è forte, potenzialmente molto forte. Poi ci sono le prestazioni, fisicamente è fuori da mesi e questa partita va anche oltre. Si sta allenando, non ha problemi di inserimenti. Quando è il momento di giocare non lo so, domani? Non lo so. Cosa mi aspetto? Che diventi un giocatore di alto livello. Perché non lo è stato non lo so, è un giocatore della Nazionale seguito da Gattuso che lo aspetta pure. C’è bisogno di prestazioni e di altri valori, ha 29 anni può fare tutto. In quel ruolo un po’ avanzato così è più forte. Devo verificare una cosa: lo recupero io da solo, va bene per la società e per il pubblico? Però se ormai è inviso dalla piazza non lo posso fare. Se lo recuperiamo perché ci serve ok, lo facciamo tutti insieme altrimenti diventa un problema e vado su un altro giocatore. Devo recuperare tutti, quelli meno e quelli più considerati. Tsimikas è arrivato dopo la Nazionale, ha fatto i primi allenamenti martedì o mercoledì scorso ed è entrato subito in gruppo. Adesso abbiamo la Lazio, poi Nizza, Verona, Lille e Fiorentina: giocherà. Non so quando, ma entrerà in campo e giocherà. È arrivato da una settimana, serve il tempo di conoscersi anche con i compagni e con gli avversari. Magari domani, magari dall’inizio, magari a gara in corso, non lo so. Ma è un giocatore su cui non ci devono essere dubbi: prima o poi giocherà, e poi saranno le prestazioni a determinare il suo percorso».
Gasperini e la situazione di Dovbyk
Dovbyk? Vale come per gli altri, domenica è entrato col Torino. Non meritavamo di perderla, abbiamo perso su un tiro in porta e non l’abbiamo preparata benissimo. I nazionali sono arrivati tra martedì e giovedì Abbiamo fatto una partita sottotono, ora ce ne sta un’altra. Devo guardare le prestazioni e le situazioni della squadra, devo recuperare tutti quelli che dovevano andare via. Ho bisogno di loro. Dovbyk deve fare bene, così come Pellegrini e Baldanzi. Ora il mercato è chiuso e da questi 22 giocatori bisogna tirare fuori il meglio. Domani voglio vedere una squadra che sul piano di tutte le componenti del calcio faccia qualcosa di superiore all’ultima partita».