Inter, addio a Ernesto Pellegrini: il presidente dello scudetto dei record

“Ci ha lasciato il presidente Ernesto Pellegrini. Per undici anni ha guidato l’Inter con saggezza, onore e determinazione, lasciando una impronta indelebile nella storia del nostro club. FC Internazionale Milano e tutto il popolo nerazzurro si stringono attorno ai suoi familiari”. Proprio nel giorno della finale di Champions League contro il PSG una triste notizie scuote il mondo del calcio e in particolar modo la società nerazzurra che saluta così sui social il suo ex presidente. Secondo quanto si apprende a causare la morte sarebbe stata un’infezione polmonare. 

Ernesto Pellegrini e i trionfi da presidente dell’Inter

L’imprenditore milanese, nato il 14 dicembre 1940, rilevò la società da Ivanoe Fraizzoli nel 1984 per una decina di miliardi di lire diventandone il diciassettesimo presidente. La sua fu un’Inter dal marchio tedesco: sotto la sua gestione, infatti, indossarono la maglia nerazzurra campioni del calibro di Rummenigge, Matthäus, Klinsmann e Brehme. Per il primo trionfo dovette aspettare ben cinque anni: nella stagione 1988-89, sotto la guida di Giovanni Trapattoni, arrivò infatti lo “scudetto dei record”, il tredicesimo della storia del club: 58 punti in 34 partite (allora la vittoria valeva solo 2 punti) e avversari annichiliti. Lo stesso anno ecco il bis in Supercoppa italiana battendo in finale la Sampdoria (2-0, gol di Enrico Cucchi e Aldo Serena). Prima di cedere il club a Massimo Moratti nel 1995, Ernesto Pellegrini vinse anche due Coppe UEFA, nel 1991 superando in finale la Roma, nel 1994 battendo il Salisburgo. La squadra di Simone Inzaghi stasera scenderà in campo con una motivazione in più: onorare l’ex presidente e magari dedicargli la coppa.