Italiano per metà: da una parte il rinnovo col Bologna, dall’altra il pressing del Milan

Dopo il trionfo in Coppa Italia e a pochi giorni dal definitivo ‘rompete le righe’, che verrà preceduto dall’ultimo match stagionale del Bologna al Dall’Ara contro il Genoa, Vincenzo Italiano ha già cominciato a guardare il proprio futuro. Oggi il mister rossoblù è atteso a Casteldebole per parlae con la dirigenza: sul tavolo diversi temi, come le strategie e i piani per la stagione che verrà, il calciomercato e, ovviamente, anche del rinnovo del contratto, sicuramente quello più caldo.
Attualmente, quello che il Bologna ha fatto firmare ad Italiano un anno fa circa, di questi tempi, scadrà il prossimo 30 giugno, ma il desiderio della società e dei tifosi è quello di poterlo prolungare ancora almeno per un altro, se non addirittura due. Il tecnico tedesco di Karlsruhe, ma siciliano d’adozione, percepisce un ingaggio di poco superiore ai 2 milioni di euro netti a stagione, che potrebbe essere adeguato, a maggior ragione dopo l’eccellente stagione confezionata dai rossoblù, tra Champions, Serie A e appunto la vittoria della Coppa Italia, che mancava sotto le due torri da ben 51 anni.
In merito alla sua possibile permanenza in rossoblù, Italiano così si era espresso pochi giorni fa. “Con la società c’è un rapporto fantastico, poi ci siamo visti un po’ di tempo fa rimanendo d’accordo che a bocce ferme ci saremmo seduti e avremmo discusso del futuro. Con calma, con tutta serenità lo faremo. Ora pensiamo a gioire”.
Tare e il Milan sono in agguato
Attenzione però al Milan, del nuovo ds (ormai quasi certo) Igli Tare. Dato per certo l’addio di Sergio Conceicao, che verrà salutato dopo l’ultima di campionato, in pole, per sostituirlo, ci sarebbe proprio Vincenzo Italiano, che la dirigenza rossonera proverà a convincere già in estate a cambiare panchina.
Oltre all’attuale mister del Bologna, in lista c’è anche Massimiliano Allegri, anche se il manager livornese parrebbe oggi essere il pirmo indiziato a raccogliere l’eredità di Antonio Conte a Napoli, in caso di addio dell’allentore salentino.