Mondiale per Club

Inter, Chivu si presenta: “Interismo e orgoglio. Avevo chiamato Simone Inzaghi…”

Conferenza stampa di presentazione per il nuovo tecnico nerazzurro: “Bisogna portare avanti quello che di buono è stato fatto”
Cristian Chivu
Cristian Chivu (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Ero già stato allenatore dell’Inter nel settore giovanile. Il nome di questa società ti fa sempre provare qualcosa di speciale, anche se si tratta di Settore Giovanile. Il senso di responsabilità è grande lo stesso di quando sono arrivato all’Inter da giocatore, ma anche di quando ho iniziato ad allenare l’Under 14. Sono 13 anni che sono qui, con una piccola pausa, ma sono stato sempre qui“, lo ha detto Christian Chivu nella conferenza stampa di presentazione da nuovo tecnico dell’Inter. 

Le parole di Chivu in conferenza 

Siamo tornati alle radici, a cosa è l’interismo. Anche il presidente Marotta lavora qui da tanto, sa di cosa si tratta. Questa parola l’ho sempre avuta nella mente: significa orgoglio, lealtà. Il coraggio è anche il mio, nell’essere l’allenatore della Prima Squadra. Siamo una delle squadre più forti d’Europa, bisogna portare avanti quello che di buono è stato fatto. Nel calcio si vince e si perde, ma quando le cose sono fatte per bene nel lavoro in campo e nella società, la strada da percorrere è sempre più bella” ha aggiunto il nuovo allenatore nerazzurro. 

Il progetto e Inzaghi

Il progetto è sia nuovo che vecchio. Dobbiamo portare avanti quanto fatto, l’Inter ha bisogno di questo tipo di ambizione e di atteggiamento. L’asticella negli ultimi anni è stata alzata, dobbiamo continuare sulla stessa linea. Avere autostima e fiducia, lavorare per bene con la società e la squadra. La chiamata all’Inter è stata una sorpresa: nel mio progetto c’era quello di restare a Parma. Poi è arrivata la chiamata dell’Inter per avere un incontro. Ho chiesto il permesso a Federico Cherubini, come gesto di ringraziamento alla società gialloblù. L’Inter sapete cosa rappresenta per me, è un motivo di orgoglio e di onore. Io ho un ottimo rapporto con Simone Inzaghi e lo abbiamo mantenuto. L’avevo chiamato prima della chiamata per l’Inter, per fargli l’in bocca al lupo per la sua nuova avventura in Arabia” ha spiegato Chivu.

Sul Mondiale per Club

Infine, sul Mondiale per Club: “Questa competizione è anomala, ma bella. Non dimentichiamo il percorso della squadra: il valore della squadra non può essere giudicata dal fatto che non ha alzato trofei. Ha fatto un percorso straordinario. Il dovere di una squadra e dell’allenatore è dare sempre il massimo, per me non è una stagione fallimentare. L’Inter ha eliminato Bayern e Barcellona, era considerata una delle squadre più brave d’Europa poche settimane fa. Il fallimento non esiste: bisogna sempre provarci fino in fondo, il fallimento è quando accampi scuse o cerchi alibi. Stando coi giocatori non ho visto gente che punta il dito e cerca colpevoli. Gli obiettivi? Stiamo giocando ancora una competizione, la stagione non è finita. Dobbiamo portare in alto il nome dell’Inter in giro per il mondo. Siamo qui per raggiungere qualcosa di importante”.