Luis Enrique, le scuse per il colpo a Joao Pedro: “Sono stato uno stupido”

Il Chelsea ha vinto il Mondiale per Club grazie alla vittoria in finale per 3-0 contro il PSG. La gara è stata caratterizzata anche da una particolare rissa dopo il triplice fischio finale, nata da una discussione tra Donnarumma e Joao Pedro e che ha coinvolto anche il tecnico dei parigini Luis Enrique. L’ex allenatore del Barcellona, infatti, ha dato una manata al calciatore del Chelsea e ora rischia anche una squalifica dalla FIFA.
Luis Enrique: “Sono stato stupido”
Poi, nelle interviste post partita, ha commentato l’episodio: “Sono stato uno stupido: lui è lì, mi spinge, io lo tocco e lui si butta. Sono andato tra i giocatori per dividerli e impedire che la situazione peggiorasse, la tensione era altissima, ma la mia intenzione era esclusivamente questa: altro non ho da dire”.
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Le parole di Luis Enrique in conferenza
Luis Enrique, in conferenza stampa, ha poi parlato della sconfitta: “Qui non ci sono perdenti, siamo vicecampioni che è una cosa molto diversa. Perdente è chi nella vita si arrende, chi non si rialza. Qui e nello sport di alto livello non ci sono perdenti. Nei momenti difficili è sempre bene sapere chi sta dalla tua parte e chi no. Ho una caratteristica sin dalla gioventù: posso piacere o no, questo non posso né pretendo di controllarlo, ma ho la fortuna di essere apprezzato da tutte le persone che mi conoscono. Non so se posso sembrare esagerato o egocentrico, ma lo dico lo stesso senza problemi”.
L’attacco di Joao Pedro: “Non sanno perdere”
“Semplicemente, non sanno perdere“, ha invece commentato Joao Pedro. A prendere le difese di Luis Enrique, però, il presidente del PSG Al Khelaifi: “Abbiamo l’allenatore più disciplinato e rispettoso del mondo. È andato a separare i giocatori ed è stato spinto. Bisogna avere rispetto anche per gli allenatori” ha spiegato il numero uno del club parigino.