Mondiale per Club

Mondiale per Club, guida al girone B: Psg, Atletico Madrid e non solo

La presentazione del Gruppo B del Mondiale per Club che ospiterà: Psg, Atletico Madrid, Botafogo e Seattle Sounders
Khvicha Kvaratskhelia, PSG
Khvicha Kvaratskhelia, PSG (Getty Images)

Il 14 giugno negli Stati Uniti (15 giugno per l’Italia) ci sarà il primo fischio d’inizio del Mondiale per Club, una competizione che si presenta con l’obiettivo di voler mettere l’una contro l’altra squadre di diversi continenti, emulando il sistema del Mondiale classico. Il format è identico: una fase a gironi (ognuno di quattro squadre), poi quella a eliminazione diretta che si articola in ottavi, quarti, semifinale e finale. A ospitare la competizione saranno gli Stati Uniti, con i padroni di casa dell’Inter Miami che inaugureranno la nuova competizione scendendo in campo il 15 giugno alle 2.00 (ore italiane) presso l’Hard Rock Stadium di Miami contro l’Al Ahly. Un primo confronto tra club distanti anni luce culturalmente e calcisticamente, che mette in evidenza uno degli obiettivi del Mondiale per Club: quello di aprirsi anche a Continenti che, rispetto a Europa e Sudamerica, hanno avuto negli anni meno visibilità. Motivo per cui, prima di vederle scendere in campo, può essere interessante andare alla scoperta delle trentadue squadre che prenderanno parte alla competizione e dopo aver approfondito il gruppo A, è il momento di andarci a studiare anche il gruppo B.

Paris Saint Germain

Chissà se saranno campioni d’Europa quando inizierà il Mondiale per Club o se, invece, si presenteranno con l’amarezza di aver visto esultare l’Inter all’Allianz Arena di Monaco. Resta qualche giorno per scoprirlo, il 31 maggio è la data della finale di Champions League, quello che solitamente sarebbe l’ultimo atto di una già lunga stagione. Per il Psg e tutti gli altri club, invece, si andrà avanti e l’appuntamento del 15 giugno non viene considerato meno rilevanti rispetto agli altri. I parigini ci arriveranno – questo possiamo dirlo con certezza – da vincitori della Ligue 1 per il quarto anno consecutivo, ma reduci anche dalla vittoria in Coppa di Francia e in Supercoppa di Francia, a conferma di una stagione eccellente nata dallo strepitoso lavoro di Luis Enrique. Via le prime donne, dentro giocatori forti ma complementari che hanno permesso di raggiungere questi traguardi. Khvicha Kvaratskhelia è l’acquisto di gennaio, Donnarumma, Marquinhos e Hakimi le certezze intoccabili, poi i giovani Doué e Barcola che hanno illuminato in Francia e in Europa. Il Paris Saint Germain è indubbiamente una delle squadre favorite per la vittoria finale, ma si giocherà il primo posto nel girone con l’Atletico Madrid.

Atletico Madrid

La terza in comodo del calcio spagnolo, almeno fino a qualche anno fa, fino a quando sulla panchina dei Colchoneros non è arrivato un allenatore come Diego Simeone che con idee chiare e garra unica ha riscritto la storia del club. Oggi l’Atletico Madrid non è al livello di Real e Barcellona, ma la sua ascesa vertiginosa gli ha permesso negli anni di competere con le due super potenze spagnole. Sotto la guida del Cholo il club è tornato a vincere la Liga (2 su 11), 1 Coppa di Spagna (2012/2013) e 1 Supercoppa spagnola (2014), oltre a 1 Europa League (2017/2018) e 1 Supercoppa Europa (2018), arrivando anche a giocare – e perdere – due finali di Champions League, entrambe contro i rivali in camiseta blanca. L’Atletico Madrid però oggi ha ambizioni prima inesistenti e le deve tutte o quasi a Simeone, capace di far fare quello step in più al club, riscrivendone la storia. Gli spagnoli si presenteranno al Mondiale per Club consci dei loro punti di forza, tra i quali rientrano anche calciatori come Griezmann, Oblak, Koke, Lenglet e Llorente per citarne qualcuno. Starà a loro cercare di minare le certezze del Psg, giocandosi il primo posto nel girone.

Botafogo

Dall’Europa ci spostiamo in Sudamerica, più precisamente in Brasile per osservare da vicino una delle squadre storiche del Paese: il Botafogo. La sua qualificazione al Mondiale per Club è tutta frutto dell’incredibile stagione vissuta nel 2024. Dopo un periodo di flessione che aveva visto il club doversi rifondare e ritrovare alcune certezze, i bianconeri sono riusciti un anno fa a rivoluzionare completamente la propria storia, vincendo: 1 campionato brasiliano e la loro prima Copa Libertadores, in finale contro l’Atletico Mineiro. Un traguardo incredibile se si pensa che solo nel 2022 la squadra faceva il suo ritorno nella massima categoria verdeoro, dopo una clamorosa retrocessione nel 2020 dovuta a una situazione debitoria disastrosa. Lo splendido lavoro del tecnico portoghese Artur Jorge, oggi è stato ereditato dal connazionale Renato Paiva che, però, per il momento non sta procedendo nel miglior modo possibile. Undicesimo in campionato il Botafogo rischia di non ottenere il pass neanche per Libertadores, nonostante manchino molte giornate alla fine del campionato e possa ancora accorciare. Nel farlo cercherà di aggrapparsi ai giocatori più importanti, come Igor Jesus, Artur e il giovanissimo Jair Cunha. La sfortuna di esser capitati nel girone con Psg e Atletico Madrid rende complicato l’accesso agli ottavi, ma il club di Rio farà di tutto a infilarsi nella bagarre europea.

Seattle Sounders FC

Prendiamo l’aereo e spostiamoci verso gli Stati Uniti per completare il nostro viaggio nel gruppo B del Mondiale per Club. Sulla costa occidentale degli USA, nello stato di Washinghton, c’è una squadra chiamata Seattle Sounders che vuole presentarsi alla competizione per sorprendere e sovvertire degli equilibri che oggi la vedono – sulla carta – ultima nel girone. Rifondato nel 1994, la storia di questo club statunitense è molto recente e non vanta molti successi, ma negli ultimi anni ha registrato un’ottima crescita. Nel 2014 la vittoria dell’MLS Supporters’ Shield è stato un primo segnale che ha portato nei cinque anni successivi alla vittoria del campionato di MLS per ben due volte (2016 e 2019). Ma non solo. Il più grande successo del club, infatti, arriva probabilmente nel 2022, quando vincono la CONCACAF Champions Cup contro i Pumas UNAM. Già nel giorno di quel successo in campo vantavano Stefan Frei, portiere titolare a 39 anni e capitano, che si aggiunge alla lista dei giocatori più importanti insieme al giovane Obed Vargas, Jesus Ferreira e Pedro de la Vega.