Mondiale per Club

Mondiale per Club, guida al girone H: Inzaghi affronta il Real Madrid

La presentazione del Gruppo H del Mondiale per Club che ospiterà: l'Al Hilal, il Pachuca, il Real Madrid e il Salisburgo
Simone Inzaghi, allenatore Inter
Simone Inzaghi, allenatore Inter (Getty Images)

Il 14 giugno negli Stati Uniti (15 giugno per l’Italia) ci sarà il primo fischio d’inizio del Mondiale per Club, competizione che si presenta con l’obiettivo di voler mettere l’una contro l’altra le squadre di diversi continenti, emulando il sistema del Mondiale classico. Il format è identico: una fase a gironi (composti da quattro squadre), poi quella successiva a eliminazione diretta che si articola in ottavi, quarti, semifinale e finale (13 luglio). A ospitare la competizione saranno gli Stati Uniti, con i padroni di casa dell’Inter Miami che inaugureranno la nuova competizione scendendo in campo il 15 giugno alle 2.00 (ore italiane) presso l’Hard Rock Stadium di Miami contro l’Al Ahly. Un primo confronto tra club distanti anni luce culturalmente e calcisticamente, che mette in evidenza uno degli obiettivi della Coppa del Mondo per Club: quello di aprirsi anche a Continenti che, rispetto a Europa e Sudamerica, hanno avuto meno visibilità nella loro storia. Motivo per cui, prima di vederle scendere in campo, può essere interessante andare alla scoperta delle trentadue squadre che prenderanno parte alla competizione e dopo aver approfondito il gruppo G, quello della Juve di Tudor, è il momento di andarci a studiare anche l’ultimo gruppo, quello H.

Al Hilal

Si apre subito con il botto il girone H del Mondiale per Club. L’Al Hilal potrebbe essere una grande scoperta di questa competizione, sicuramente una delle squadre che attireranno di più la curiosità degli appassionati. Il calcio saudita negli ultimi anni è cresciuto notevolmente e la squadra di Riad è quella che ha fatto più passi in avanti di tutti, dando continuità anche oggi al proprio percorso. È di pochi giorni fa la notizia dell’arrivo di Simone Inzaghi come nuovo allenatore. Il tecnico piacentino ha lasciato l’Inter per i 25 milioni di euro all’anno che guadagnerà dalla sua avventura saudita alla guida della squadra più titolata del Continente: 19 campionati, 5 Supercoppe e 13 Coppe del Principe della Corona saudita, più di ogni altro club arabo. Ma non solo. L’Al Hilal vanta anche 4 AFC Champions League, come nessuno in Asia. La rosa è competitiva, il Mondiale per Club sarà importante per capire anche il livello complessivo, non solo dei singoli sicuramente eccelsi. Giocatori come Milinkovic-Savic, Malcom, Ruben Neves, Koulibaly, Bonou, Mitrovic, Cancelo e Renan Lodi alzano notevolmente la qualità, soprattutto se a questi ci si aggiunge Victor Osimhen, ormai prossimo al trasferimento, ma basterà per giocarsi la vittoria del torneo?

Pachuca

Il Messico porterà al Mondiale per Club due squadre: una è il Monterrey, già presentata e avversaria dell’Inter, l’altra sarà il Pachuca. La squadra allenata da Guillermo Almada si presenta alla competizione con un palmarès niente male: 7 campionati messicani, 2 Coppe del Messico, ma è a livello continentale che si è fatta valere di più dall’alto delle sue 6 CONCACAF Champions League. Il campionato attualmente in corso li vede in grossa difficoltà: sedicesimi con 13 punti in classifica e 29 di ritardo rispetto alle prime posizioni. Affidarsi alle proprie certezze, quindi, sarà l’unico mezzo per provare a dire la propria in questo torneo intercontinentale, ma con la consapevolezza di essere la squadra meno favorita tra quelle in lizza nel girone H. A guidare l’obiettivo miracolo saranno in particolar modo Idrissi e Kennedy, i due attaccanti della squadra.

Real Madrid

Il Real Madrid si presenta al Mondiale per Club come la squadra favorita per vincere la competizione, sicuramente la più favorita insieme al Manchester City. I Blancos, però, arrivano alla competizione anche nel bel mezzo di una rivoluzione tattica e di rosa firmata Xabi Alonso. La struttura costruita da Ancelotti resta, cambierà il modo di scendere in campo, il modulo e alle certezze verranno aggiunti giovani talenti che sono arrivati o in procinto di trasferirsi ai Blancos: da Huijsen, a Cardenas, fino al simbolo di questa rivoluzione che porta il nome di Franco Mastantuono, ormai ex River Plate. Il Real Madrid è la squadra che vanta più Mondiale per Club di tutti: sono 5 quelli vinti in totale e si presenterà da dominatrice a questo nuovo format proposto dalla FIFA con tanta curiosità nel capire come si aprirà l’era Xabi Alonso, dopo un’annata complicata per i madrileni vincitori di un solo trofeo a inizio stagione, la Supercoppa Europea.

Salisburgo

A chiudere il girone è una delle squadre più forti d’Austria: il Salisburgo. Arrivato secondo nell’ultimo campionato austriaco, con due punti di ritardo sullo Sturm Graz primo in classifica, ha mancato la vittoria del diciottesimo titolo nella sua storia che ha inizio nel 1933, ma ha vissuto una rifondazione nel 2005 e che con la RedBull l’ha portata a essere competitivo anche in campo internazionale. Tra i giocatori di maggiori spicco c’è sicuramente il giovanissimo Gloukh, ma anche Konatè e Gadou. Giocatori sui quali punterà il tecnico Thomas Letsch per cercare di strappare l’accesso agli ottavi di finale che si dovrà giocare con il Real Madrid ma, soprattutto, contro l’Al Hilal.