Mondiali 2026, ci sarà una rivoluzione arbitrale? Pronte due enormi novità
Era già avvenuto in Qatar, ora anche i Mondiali in America si potrebbero presentare come innovatori in termini arbitrali. Se in quelli qatarioti si era puntato soprattutto sul tempo effettivo, con gli arbitri che assegnavano recuperi ben superiori ai classici cinque minuti, in quelli americani si proverà a puntare su una nuova applicazione del VAR. Strumento spesso al centro delle polemiche per il suo utilizzo, soprattutto in Italia, durante la Coppa del Mondo del 2026 potrebbe essere utilizzato per cercare di limitare le discussioni sui calci d’angolo assegnati alle squadre in campo e sul possibile intervento dalla sala VAR per eventuali doppie ammonizioni.
Le due novità promosse dalla FIFA per i Mondiali del 2026
A riportare la notizia, che potrebbe rivoluzionare il calcio mondiale, è il The Times. Nella giornata di oggi, infatti, lo storico quotidiano ha reso noto di un possibile accordo tra FIFA e IFAB per aumentare ulteriormente il potere del VAR, andando a estendere le sue possibilità di intervento. L’intenzione, infatti, sarebbe quella di consentire delle review sui falli che potrebbero portare a un doppio giallo e che non vengono sanzionati correttamente dall’arbitro di campo. A questo, inoltre, si aggiungerebbe la possibilità di intervenire sull’assegnazione di tutti i calci d’angolo della partita. Quest’ultima innovazione permetterebbe di limitare o, addirittura, azzerare gli errori dei direttori di gara sui corner, evitando potenziali gol che possano scatenare accese polemiche nate da valutazioni arbitrali sbagliate.
Le perplessità della UEFA
Questo tipo di rivoluzione arbitrale, promossa da FIFA e IFAB, non avrebbe trovato per il momento l’apertura della UEFA. Il massimo organo calcistico europeo, infatti, avrebbe espresso delle perplessità sull’aumento delle perdite di tempo a cui porterebbero queste due novità, al contrario della FIFA che invece calcola pochi secondi la durata di un check per questo tipo di valutazioni. Nei prossimi giorni, comunque, ci saranno nuovi incontri che porteranno alla decisione definitiva sulla possibile introduzione di queste due norme, almeno, nei Mondiali del 2026.