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Israele-Italia, secondo atto della gestione Gattuso: analisi e precedenti

L'Italia torna in campo contro Israele nel secondo atto della gestione Gattuso: la storia e l'analisi della partita
Gennaro Gattuso, ct dell'Italia
Gennaro Gattuso (Getty Images)

La vittoria per 5-0 contro l’Estonia riaccende il cammino dell’Italia verso la Coppa del Mondo del 2026. Gli azzurri, sotto la nuova veste preparatagli da Gennaro Gattuso, hanno dato le risposte che tutto il Paese si aspettava. Dopo un primo tempo ricco di occasioni ma privo di gol, nella seconda frazione la Nazionale ha dilagato grazie all’esperimento del doppio centravanti, ma anche con l’inserimento di giocatori estranei al reparto come Bastoni o Giacomo Raspadori, subentrato a partita in corso. Il secondo atto del nuovo ciclo aperto dal tecnico calabrese, erede di Luciano Spalletti, metterà l’Italia di fronte a Israele nella partita valida per la sesta giornata del Gruppo I di Qualificazione ai Mondiali.

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I precedenti tra Italia e Israele

Quello di questa sera sarà l’ottavo incrocio nella storia delle due Nazionali con un bilancio che vede in netto vantaggio l’Italia rispetto a Israele, con 7 vittorie e 1 pareggio. Gli israeliani, infatti, non hanno mai ottenuto più di un pari contro gli azzurri, con l’unico risultato utile che risale alla fase a gironi dei Mondiali del 1970 (0-0). Nei restanti match la Nazionale italiana è sempre riuscita a imporsi con il precedente con maggior divario che risale al 1961, nel ritorno dei playoff di Qualificazione alla Coppa del Mondo terminato con un passivo di 6-0 (poker di Sivori, gol di Corso e Angelillo).

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Gli ultimi due incontri tra Italia e Israele, invece, risalgono ad appena un anno fa, quando le due formazioni si sono trovate l’una contro l’altra nella doppia sfida di Nations League (fase a gironi). In entrambi i casi a vincere è stata l’Italia con il 2-1 dell’andata a settembre (a segno Frattesi e Kean, con Abu Fani che ha accorciato le distanze nel finale) e il 4-1 nel ritorno disputatosi a Udine (gol di Retegui e doppietta di Di Lorenzo intervallata da una rete di Frattesi, mentre gli israeliani ancora Abu Fani direttamente da corner). Solo tre volte l’Italia è riuscita a mantenere la porta inviolata contro Israele: nel 1961, nel 1970 e nell’1-0 del 2017, subendo in totale 5 gol in 7 partite.

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I migliori marcatori del confronto

Il miglior marcatore del confronto è, ovviamente, Omar Sivori grazie al poker realizzato nel già citato precedente del 1961. A seguire in classifica ci sono Mario Corso, autore di 3 reti in 2 partite disputate sempre nel ’61, e i più recenti: Giovanni Di Lorenzo, con la doppietta dello scorso anno, Davide Frattesi, autore di due reti nel doppio confronto di Nations League, e Ciro Immobile. L’ex capitano e bomber della Lazio, oggi al Bologna, tra il 2016 e il 2017 realizzò due gol contro Israele nelle due partite di Qualificazione ai Mondiali. Per quanto riguarda Israele, invece, il marcatore più prolifico contro l’Italia è Abu Fani (2 gol), seguito da tre marcatori singoli: Ben Haim nel 2016, Stelmach e Young nel 1961.