Nazionali

Italia, Mancini chiede ancora scusa: “Ho sbagliato!”

Mancini non ha ricevuto ancora alcuna chiamata da parte dell'Italia per diventarne commissario tecnico, nel frattempo arrivano altre scuse
Roberto Mancini
Roberto Mancini, ex commissario tecnico dell'Italia e dell'Arabia Saudita (Getty Images)

Il futuro della Nazionale si deciderà in questi giorni. Il cammino per la qualificazione al Mondiale non è compromesso, ma indubbiamente si è complicato dopo la sconfitta per 3-0 contro la Norvegia e la vittoria ‘solo’ per 2-0 contro la Moldavia. A questa situazione si aggiunge il fatto che l’Italia si trova attualmente senza un commissario tecnico, dopo l’esonero di Luciano Spalletti che al Mapei Stadium di Reggio Emilia ha diretto per l’ultima volta gli azzurri. Nella lista che ha preparato il numero uno della FIGC Gabriele Gravina i nomi che spiccano sono quelli di Gattuso, De Rossi e Cannavaro, gli ex campioni del 2006 in questo preciso ordine gerarchico.

Le scuse e la mancata chiamata a Mancini

‘Ringhio’ in particolar modo sarebbe quello in pole per raccogliere l’eredità di Spalletti, tra lo scetticismo di un popolo – quello italiano – che sta iniziando a porsi delle domande sul perché non venga richiamato Roberto Mancini. Dopo aver commesso l’errore di abbandonare l’Italia per andare ad arricchirsi in Arabia Saudita, più volte ‘Mancio’ ha chiesto scusa a Gravina e agli italiani per l’errore commesso, eppure da parte del presidente federale non sembrerebbe esserci la disponibilità a metter da parte rancori e delusioni. Questo, a meno di scelte tecniche apparentemente incomprensibili, sarebbe il motivo per cui, come confermato da Mancini ai microfoni de Il Giorno, non sarebbe ancora arrivata la chiamata dall’Italia che lui tanto sperava.

Mancini sull’Italia e sul suo futuro

«Sono ancora dispiaciuto per quel che è successo. Ma io non ho proprio idea di quel che potrà accadere, non penso che il mio nome sia fra i candidati. Gattuso? Non mi piace parlare di altri colleghi, non mi sembra giusto entrarci. Così come sulla questione Ranieri. Posso solo dire di essere dispiaciuto per la situazione che si è creata, perché respirare l’aria di Coverciano è sempre meraviglioso. Ne so qualcosa. L’opinione pubblica su di me? Io faccio l’allenatore, devo farmi scivolare tutto addosso. Ci sono momenti positivi e altri negativi, momenti in cui azzecchi tutto e altri in cui sbagli. Mi ricapiterà l’occasione, negli ultimi mesi ci sono andato vicino 3-4 volte… Qualcosa c’è stato con la Juve mesi fa, è vero. Aspetterò. Ma non sono qui a gufare, fino a settembre ci possono essere altre opportunità, magari all’estero». E sulle parole di Sacchi in suo supporto: «L’ho letto. Ho anche chiamato Sacchi per ringraziarlo. Se penso ai giocatori può farmi piacere, se penso a quelli che ho avuto all’Europeo è anche normale che diano il loro appoggio dopo tanto tempo trascorso insieme e 37 gare d’imbattibilità (30 vittorie e 7 pareggi, ndr). L’affetto e la stima restano sempre».