Gasperini ai saluti con l’Atalanta: futuro giallorosso sempre più vicino

Il 1° luglio 2016 Gian Piero Gasperini iniziava ufficialmente la sua avventura sulla panchina dell’Atalanta. Nove anni, 439 partite e una miriade di traguardi dopo, il tecnico piemontese sembra pronto a chiudere un ciclo leggendario con la Dea. Il suo futuro, però, potrebbe ancora intrecciarsi con la Serie A. E in particolare con la Roma.
Addio ormai scritto
Secondo le ultime indiscrezioni da Zingonia, l’addio di Gasperini all’Atalanta è ormai solo questione di tempo. La conquista del terzo posto in campionato – e con essa l’ennesima qualificazione alla Champions League – potrebbe essere stato l’ultimo sigillo di un’era irripetibile. Il mercato allenatori in Italia è in fermento come mai prima: Milan, Juventus, Napoli, Lazio, Roma e altre stanno ridefinendo le rispettive panchine e, tra le tante opzioni che circolano, il nome di Gasperini ha preso sempre più quota in orbita giallorossa.
Da Fabregas a Gasperini
A Trigoria il clima è di cambiamento. Claudio Ranieri, subentrato in corsa per chiudere un’annata complicata, ha già confermato il suo passo indietro e si prepara a un nuovo ruolo dirigenziale. L’ex tecnico aveva escluso pubblicamente l’arrivo di Gasperini nei mesi scorsi, ma ora le carte in tavola sembrano cambiate. La prima scelta del club era caduta su Cesc Fabregas, protagonista della promozione del Como in Serie A, ma il club lariano non intende privarsene, rendendo la trattativa estremamente complessa.
Così, nel puzzle del futuro romanista, l’ipotesi Gasperini prende forma. Il tecnico classe 1958 rappresenta il profilo ideale per rilanciare una squadra reduce da stagioni altalenanti. Con la sua esperienza, la capacità di costruire progetti duraturi e valorizzare talenti, potrebbe incarnare la figura giusta per riportare la Roma stabilmente ai vertici del calcio italiano.
Un addio importante a Bergamo, forse il più pesante della storia recente del club, ma anche l’occasione per aprire un nuovo capitolo in una piazza ambiziosa come quella di Roma. E chissà che proprio Gasperini non sia l’uomo giusto per iniziarlo.