Serie A

Gatti cuore Juve: “Conte mi voleva al Napoli, ma ho scelto casa”

Il difensore bianconero ringrazia e ammette: “Questa è una famiglia, sono cresciuto qui”
Gatti, Dovbyk
Gatti, Dovbyk

“No, non ho mai messo in discussione il mio futuro alla Juventus. Mi ha fatto tanto piacere l’interessamento di un allenatore come Conte, che è uno dei top allenatori al mondo, e del direttore Manna. Li ringrazio tanto, perché hanno fatto tanto per volermi a Napoli. Ma ho preferito seguire il cuore. Questa è una famiglia, Torino è casa mia, sono cresciuto qui. Diciamo che la scelta era abbastanza facile”. Federico Gatti, in un’intervista trasmessa da Sky Sport, parla delle sirene arrivate quest’estate dal club campione d’Italia, da un tecnico che lo stima, che lo avrebbe voluto inserire nel suo reparto difensivo, ma che alla fine si è arreso alla voglia di Juve di un giocatore che ormai è un senatore. L’ex Frosinone non solo ha rispedito al mittente le avance ricevute ma lo scorso 23 luglio ha anche firmato il rinnovo con la Signora fino al 2030. 

Gatti sul rientro di Bremer

Al centro della retroguardia Gatti ritrova Bremer, tornato in campo nell’amichevole contro la Reggiana (2-2) esattamente dopo 10 mesi dall’infortunio rimediato in Champions League a Lipsia il 2 ottobre 2024. “Sicuramente con il ritorno di Gleison guadagneremo tanto, tantissimo – commenta –. Io in primis: sono tre anni che gioco insieme a lui. Mi è dispiaciuto molto dell’infortunio dell’anno scorso, perché eravamo partiti benissimo: non abbiamo mai preso gol, si era creata un’alchimia pazzesca. Lo aspettiamo, ma lui deve andarci piano, perché comunque é fuori da tanto tempo. Rivederlo in campo sarà come un grandissimo acquisto”.

Gatti sulla difesa a tre e il calendario fittissimo

Al Mondiale per Club Tudor ha provato Gatti anche nel ruolo di centrale della difesa a 3. “È tutta una questione di abitudine: bisogna giocare e prenderci la mano. Vedremo il mister cosa deciderà, ma da parte mia c’è piena disponibilità”. A proposito di Mondiale per Club, sta per iniziare una nuova stagione pochi giorni dopo la fine dell’ultima. “La cosa strana è proprio quella! Sembra quasi che non sia mai finita. Stiamo lavorando tanto, il mister ora ha più tempo a disposizione anche per lavorare su delle cose che magari negli ultimi mesi non si potevano affrontare meglio per i tempi. Ci stiamo concentrando su determinate situazioni di campo. E poi stiamo lavorando tanto a livello fisico e tattico. Vedremo sul campo, quando inizieremo la prima di campionato. Per quanto mi riguarda io sto meglio, ho fatto fatica, perché comunque per la mia stazza fisica sono stato fuori tre mesi e mezzo e non l’avevo proprio preventivato. Riprendere è stato complicato, per fortuna ora sono passati dieci giorni, quasi due settimane: sto mettendo benzina nelle gambe. Mi serviranno le partite per mettere un po’ di di fiato”.

Gatti sul caso Vlahovic

Da senatore del gruppo, sa che lo spogliatoio bianconero potrebbe perdere Dusan Vlahovic. Gatti non dà consigli, si limita a sottolineare il valore dell’attaccante serbo. “Dusan è abbastanza maturo per prendere le proprie decisioni. Io sicuramente spingo che lui resti qua, perché è un amico e un giocatore molto importante. Però non mi espongo su questa sua dinamica”, dice Gatti che sulle ambizioni della Juve ha le idee chiare. “Lo stemma che abbiamo sul petto ha un blasone enorme. Ci impone di giocare ogni partita per vincere. Questo è ciò che posso dire, poi non so quando sarà, ma bisogna sicuramente farlo al più presto. La Champions è fondamentale. L’anno scorso abbiamo giocato partite molto importanti: sono quelle nelle quali si cresce di più, perché si sale su palcoscenici bellissimi. Dobbiamo andare avanti anche lì il più possibile”.