Juve, Spalletti si presenta: dallo scudetto a Vlahovic. E sul tatuaggio del Napoli…
 
              
                              “Non c’è nessuna difficoltà di accettare un contratto di questo genere, anzi visto quello che è successo precedentemente io se fossi stato nella Juve avrei fatto così. Io fortunatamente non sono uno di quelli che ha bisogno di essere assicurato sul proprio futuro, ritengo abbastanza corretto che si valuti di volta in volta. Si tratta di una situazione molto semplice, onesta e chiara”. Lo ha detto Luciano Spalletti nella conferenza stampa di presentazione ufficiale come nuovo tecnico della Juventus.
Le parole di Spalletti in conferenza
“Spero di poter rientrare nel giro scudetto, perché no? Anzi, era quello che si commentava ieri con i calciatori nello spogliatoio. Le intenzioni devono essere quelle massime, in questo caso il massimo è rientrare nel giro scudetto. Sono state giocate nove partite, ne mancano ventinove, sono tante. E io ne ho viste di tutti i colori nei miei 30 e rotti anni di professione” ha aggiunto il nuovo allenatore bianconero.
Spalletti alla Juve, il durissimo striscione apparso a Napoli contro il tecnico
Su Vlahovic
Su Vlahovic: “Non ho ricevuto nessuna imposizione da parte della società, io vedo quello che fa e le sue risposte. E a valutare l’ultima partita giocata le sue intenzioni sono molto chiare. Quel tipo di comportamento mette tutto a posto, ha fatto una splendida partita”.
Sul rapporto con il Napoli
Infine, Spalletti ha parlato del suo rapporto con il Napoli: “Per me non cambierà niente, io avrò sempre tantissimi amici a Napoli, da alcuni ho ricevuto anche dei messaggi perché poi tornerò a Napoli, è una città che mi rimarrà sempre nel cuore al di là di quelle che saranno le scelte professionali. Da parte mia rimarrà tutto intatto. Il tatuaggio del Napoli? Il sangue (durante le visite mediche di ieri, ndr) me lo sono fatto tirare dall’altro braccio, di qua volevo non fosse toccato niente…Estrapolare ciò che ho detto sul Napoli e sulla fine di quel rapporto, sul fatto che non mi sarei messo la tuta di nessuna altra squadra, riguardava quella stagione lì. E così è stato, perché poi di possibilità ne ho avute”.
 
                               
                               
                               
                               
                               
   
   
   
   
     
     
     
     
     
     
     
    