Serie A

La Juve vince il Trofeo Bortolotti: David e Vlahovic stendono l’Atalanta

A una settimana dall'inizio del campionato, i bianconeri di Igor Tudor battono 2-1 la Dea di Ivan Juric al Gewiss Stadium
Jonathan David, Juve
Jonathan David, Juve

Il nuovo e il vecchio dell’attacco, il secondo subentrato al primo, Jonathan David e Dusan Vlahovic, regalano alla Juventus la ventiseiesima edizione del Trofeo “Achille e Cesare Bortolotti” dedicata alla memoria dei due presidenti bergamaschi del ventennio 1970-1990. I bianconeri vincono per la prima volta la tradizionale amichevole estiva organizzata dall’Atalanta battendo i nerazzurri, che riescono solo a ridurre le distanze nel finale con Samardzic. Un antipasto di campionato con due moduli 3-4-2-1 speculari, sia per Juric che per Tudor. Soprattutto è una festa per i 20.763 mancati vacanzieri del ponte di Ferragosto.

Atalanta-Juve 1-2: la cronaca del match

Al 6′ Hien sbuca di testa davanti al secondo palo su schema di Bernasconi, ma Di Gregorio fa buona guardia mentre la conduzione palla al piede di Khephren Thuram, regista in ottimo smalto, per una ventina di metri viene fermata da Hien in scivolata. L’occasionissima è di marca bianconera al ventesimo, quando Yildiz, che vince il Premio Mario Bresciani quale miglior giocatore, dal lato corto di sinistra raggiunge davanti all’area piccola il fischiatissimo ex Koopmeiners sul velo di David: Carnesecchi ha un gran riflesso ed evita lo svantaggio sulla linea di porta. I ritmi risentono della preparazione e del clima umido, ma gli ospiti salgono d’intensità e il portiere di casa al 26′ deve staccare dall’incrocio il destro a giro di Yildiz. Tre minuti oltre la mezzora, l’isolato break atalantino con Scamacca a servire De Ketelaere, che mette a sedere Kelly ma calcia debolmente sul primo palo.

Juve, uno-due micidiale: David e Vlahovic in gol

Nella ripresa la Juve, che usa Nico Gonzalez a tutta fascia a destra in accompagnamento a un Conceiçao dalle accelerazioni piuttosto rare, continua a palleggiare con più continuità. L’undici locale, dal canto suo, è più pericoloso da palla inattiva: sinistro di Hien chiamato dal fondo da Kossounou e fermato da Gatti all’ottavo sugli sviluppi del terzo corner. Yildiz all’ora di gioco si abbassa per pescare in profondità il sinistro in corsa di Cambiaso, troppo centrale, mentre Juric ha già fatto entrare Kamaldeen Sulemana per Scamacca spostando Maldini a punta centrale. Ma Bremer e Hien continuano a comandare impeccabilmente le rispettive difese e, col tecnico ospite a ritardare i cambi rispetto a quello di casa. Tudor fa bene, perché prima Thuram, Nico Gonzalez e David, rispettivamente cross dal centrosinistra, sponda toccata dalla spalla di Zappacosta e semirovesciata, aprono il punteggio, mentre i subentrati Joao Mario, sceso centralmente, e Vlahovic, sinistro sul primo palo, lo chiudono a favore bianconero. Tutto fra 28′ e 32′. Al novantesimo, con gli ospiti in inferiorità numerica per l’infortunio di Federico Gatti, non ancora sostituito, De Roon imbecca Samardzic che fa secco Kalulu e di esterno sinistro trova il gol della bandiera.