Lazio, per Isaksen sospetta mononucleosi: quanto deve stare fermo

Non c’è pace in casa Lazio: dopo il furto nella villa di Matias Vecino, i biancocelesti devono fare i conti con un sospetto caso di mononucleosi. Gustav Isaksen, infatti, nei giorni scorsi non si è allenato ed è rimasto in in camera con febbre alta, spossatezza e forte mal di gola. Effettuate le analisi a Villa Mafalda, al danese è stata riscontrata la famosa “malattia del bacio”.
Lazio, quanto starà fuori Isaksen
Una brutta tegola che costringe il classe 2001a fermare la preparazione e stare fuori almeno due settimane. Un contrattempo non da poco considerando che il campionato inizierà tra un mese. L’ex Midtjylland, tra i migliori la scorsa stagione con Marco Baroni (6 gol e altrettanti assist in 49 presenze totali), rischia dunque di non essere pronto in vista dell’esordio della formazione di Maurizio Sarri in programma domenica 24 agosto alle 18.30 al Sinigaglia contro il Como di Cesc Fabregas.
Lazio, niente contaminazione: quello di Isaksen è un caso isolato
Isaksen, però, non è l’unico calciatore della Lazio che ha avuto la febbre in questi giorni. Anche Basic, Mandas e Pellegrini, infatti, hanno avuto sintomi influenzali, ma tutti e tre sono rientrati ad allenarsi, mentre per Alessio Romagnoli i problemi dovrebbero derivare da una recente tonsillectomia. A Formello, dunque, scongiurano possa trattarsi di una contaminazione e ritengono quello di Isaksen un caso isolato.