
Primo tempo estremamente piatto per la Lazio, che trova solo qualche accelerazione sull’asse Tavares-Zaccagni sulla corsia di sinistra dopo un inizio di partita maggiormente favorevole all’Avellino. La squadra di Biancolino è messa bene in campo e dà fastidio alla Lazio, ancora piuttosto imballata sulle gambe dopo le due settimane di ritiro in quel di Formello. Sarri ritrova Zaccagni dopo una prima settimana con pochi allenamenti sulle gambe, continua a testare Tavares e Dele-Bashiru sulla corsia mancina, mentre da destra Vecino e Pedro provano a rendersi pericolosi. Su quell’asse nasce il vantaggio biancoceleste al 25esimo del primo tempo annullato da Perri, perfetto lo stacco aereo di Castellanos che però si aiuta con una leggera spinta ravvisata dal fischietto di Roma 1 che fischia fallo in attacco. Nel finale di primo tempo la traversa di Gila da fuori area chiude una prima frazione piuttosto piatta.
Lazio, squadra di Sarri rimandata: troppo poco allo Stirpe
Non cambia il ritmo del match nella ripresa, la Lazio cambia otto giocatori con Sarri che lascia in campo Pedro, Vecino e Castellanos per altri 15 minuti di gioco. L’argentino tenta una girata che finisce però nella curva dei tifosi dell’Avellino, che a sua volta effettua diverse sostituzioni con mister Biancolino che ottiene buone risposte dai suoi. La Lazio non accelera, mette in mostra una pesantezza di gambe comprensibile dopo le due settimane di ritiro a Formello e non riesce a rendersi pericolosa dalle parti di Daffara. Solo due accelerazioni di Lazzari mal sfruttare dall’ex Spal mettono in leggera apprensione un Avellino che esce molto bene dalla sfida dello Stirpe. Si arriva così ai calci di rigore, dove Lazio invece rimandata, prossimo appuntamento mercoledì 30 a Istanbul contro il Fenerbahce di José Mourinho.