Serie A

Mazzarri, l’incredibile rivelazione: “Guardiola studiava il mio Napoli”

L’ex allenatore del Napoli: “Ritorno in panchina? Quello che mi serve, più di ogni altra cosa, è la motivazione”
Mazzarri
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Walter Mazzarri aspetta una chiamata allettante per tornare in panchina dopo l’ultima esperienza sulla panchina del Napoli nella stagione 2023-24. L’ex tecnico azzurro ha concesso un’intervista a Tuttomercatoweb, rivelando: “Ho ricevuto diverse proposte per andare in panchina dopo aver lasciato il Napoli. Anche da posti inusuali. Nessuno dei progetti che mi sono stati proposti mi ha convinto. In questa fase della mia carriera, voglio valutare con attenzione. Voglio qualcosa che mi stimoli e mi metta alla prova. Altrimenti, meglio stare fermi”.

Le parole di Mazzarri

Mazzarri ha poi aggiunto: “Di traguardi ne ho raggiunti tanti, nella mia carriera. Quello che mi serve, più di ogni altra cosa, è la motivazione. Ho bisogno di un piano, di qualcosa che mi spinga ad accettare, che mi convinca di poter raggiungere gli obiettivi della società con cui firmo. Altrimenti, ripeto, meglio restare fermi: se mi limito ad allenare senza tener conto dei dettagli, posso incontrare più difficoltà”.

“Voglio sintonia e chiarezza con la società”

Ecco cosa vuole l’allenatore per tornare in panchina: “Posso lottare per il titolo, per la salvezza, per la metà della classifica: voglio chiarezza. Voglio sapere bene com’è strutturato il progetto, come si opera sul mercato e che obiettivi ci sono. Voglio sintonia e trasparenza con la società. Altrimenti, meglio non accettare, mi ripeto. La mia è stata una carriera stabile per 23 anni, e ci tengo a sottolineare che, nonostante tutto questo tempo, mi sento ancora rilevante. So cosa voglio dalle mie squadre. Mi considero un esperto: conosco tutti i concetti, anche quelli più moderni come il pressing alto. E so come allenare e far rendere i giocatori. L’importante è che ci sia chiarezza”.

“Guardiola ha studiato il mio Napoli”

Mazzarri ha poi rivelato: “Io allenatore difensivista? È una fesseria. Guardiola ha studiato il mio Napoli e l’ha studiato, ci invitò nel ritiro del Barcellona. Attaccavamo in cinque, difendevamo in cinque e recuperavamo subito il pallone. A Torino eravamo primi nel recupero palla nella metà campo avversaria: è l’ultima volta che ho allenato per un campionato intero e abbiamo fatto grandissime cose. Se guardo indietro nel tempo, alla Reggina, giocavo 3-4-3 e Bianchi e Amoruso hanno fatto quasi quaranta gol in due: non penso sia avvenuto a caso. Quella squadra divertiva e veniva studiata. E parliamo di quasi vent’anni fa”.